Malattie gengivali: attenzione al tabacco!

Non è un mistero che il tabacco abbia tanti effetti negativi sulla salute. Ma non tutti sanno che sigarette & co. possono danneggiare la cavità orale. Tra le altre cose, il fumo può provocare delle malattie gengivali.

Il fumo è responsabile di molte patologie gengivali.

Il tabacco è tossico per il corpo umano nel suo complesso. I suoi effetti negativi si ripercuotono:

Sull’apparato respiratorio (paralisi delle cellule ciliate e irritazione della mucosa bronchiale, carcinoma polmonare).

Sul sistema cardiovascolare (aumento della pressione sanguigna, diminuzione del colesterolo "buono" e aumento di quello "cattivo", avvelenamento da monossido di carbonio, riduzione delle dimensioni delle arterie).
- Su naso, bocca, laringe e faringe (danni delle cellule responsabili del gusto, dell'olfatto, delle corde vocali, lesioni precancerose e cancerose, malattie parodontali).

 - Sul cervello (dipendenza psicologica e fisica, ictus).

- Sull'apparato digerente (aumento dell'acidità gastrica, accelerazione del transito).

- Sulla pelle (rallentamento del rinnovamento cellulare, dell’elasticità, aumento delle rughe, rischio di sviluppo di malattie della pelle) .

Nella lista abbiamo citato le malattie parodontali, delle patologie infiammatorie della cavità orale. Possono essere classificate in due categorie: le gengiviti e le parodontiti. Nel primo caso, l'infiammazione colpisce le gengive. Nel secondo caso, il disturbo si manifesta a livello più profondo, causando forti dolori.

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Denti gialli, alito cattivo: i problemi cominciano da qui

Ancor prima che si manifestino delle malattie infiammatorie, il tabacco mostra i suoi danni sull'igiene orale in maniera ben visibile. Spesso, chi fuma ha i denti giallastri o macchiati, e spesso anche l'alito cattivo.

Il problema non sono solo gli inestetismi. Il tabacco infatti migliora anche le condizioni di vita dei batteri, abbassando le difesi immunitarie contro le infezioni. Ecco perché, quando si manifesta un'infiammazione, le conseguenze sono più gravi per chi fuma che per chi si astiene dal tabacco.

È stato dimostrato scientificamente che esiste un legame tra le patologie dentali e il tabacco. È anche per questo che i dentisti, dopo un intervento ai denti, consigliano di non fumare per qualche tempo o di smettere del tutto: la nicotina infatti diminuisce la capacità di cicatrizzazione e così le probabilità di successo del trattamento.

Smettere di fumare per poter curare i denti

Alcuni dentisti possono chiedere ai loro pazienti di smettere di fumare anche prima di realizzare un intervento. Questo sia per facilitare l’operazione stessa, sia anche per garantire al paziente un tasso di successo maggiore.

I benefici sono subito visibili, soprattutto per quanto riguarda la cicatrizzazione: la nicotina infatti produce un effetto vasocostrittore e ritarda la guarigione.

Come dire addio al tabacco? Se pensate di potervi liberare facilmente della vostra dipendenza, rivolgetevi a un farmacista: potete acquistare delle gomme da masticare, dei cerotti e degli altri sostituti delle sigarette. Se invece pensate che risolvere il problema sia più difficile, consultate un medico. Per quanto riguarda la sigaretta elettronica, la sua efficacia e i suoi effetti sulla salute sono un grande argomento di dibattito.

La gengivite

La gengivite è una malattia infiammatoria che colpisce i tessuti superficiali. L'infiammazione è un meccanismo di difesa dei tessuti parodontali contro le aggressioni esterne, come ad esempio i batteri. La reazione infiammatoria permette allora di neutralizzare e poi distruggere i batteri, per poi riparare i tessuti danneggiati.

La gengivite è meno visibile tra i fumatori rispetto ai non fumatori. Il motivo è semplice: la nicotina del tabacco provoca una vasocostrizione dei vasi che produce un rallentamento del flusso sanguigno. I segni infiammatori sono più rari e la tendenza al sanguinamento è  inferiore. Una conseguenza diretta è che le gengive di un fumatore sono maggiormente danneggiate, anche in profondità, anche se l'infiammazione è meno visibile.

Esiste anche una forma di gengivite acuta detta ANUG (Gengivite Ulcero-Necrotica Acuta). Si manifesta attraverso lesioni, ulcere, sanguinamento e alito cattivo. È provocata da un'infezione batterica che, a sua volta, può essere stata favorita dal tabacco. Una ragione in più per smettere di fumare!

La parodontite

La parodontite è una malattia più grave in quanto colpisce le strutture più profonde delle gengive. È sempre una patologia infiammatoria, ma può attaccare il tessuto connettivo e provocare una perdita ossea. Se non si interviene per tempo, può provocare la caduta dei denti.

Anche in questo caso, i fumatori sono il bersaglio privilegiato di questa infezione. Sono colpiti più di frequente, i sintomi sono più gravi e le conseguenze anche. Quanto più si fuma in termini di tempo e quantità, più la parodontite sarà acuta.

Le lesioni più gravi e tumorali

Tra le altre patologie provocate dal tabacco nella cavità orale possiamo citare il palato del fumatore, ovvero un'infiammazione delle ghiandole salivari. Possono comparire anche delle lesioni della mucosa, marroni (melanosi) o bianche.

Il fumo è anche responsabile della recessione gengivale (accorciamento della gengiva) che espone il dente ad eventuali attacchi ma anche dell’ipertrofia delle papille della lingua (lingua nera villosa).

Possono manifestarsi anche delle candidosi, dovute alla presenza di lieviti (funghi unicellulari), che alterano la flora microbica della bocca.

Infine il tabacco, insieme all'alcol, è tra i principali responsabili del tumore della bocca. La mortalità è molto alta; secondo l'AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), ogni anno in Italia si registrano 3000 decessi su 4500 casi diagnosticati. E questo perché, molto spesso, il tumore alla bocca viene diagnosticato troppo tardi.

Per riassumere

Il tabacco ha degli effetti deleteri sulla salute dell'organismo in generale. Una delle zone più colpite è la cavità orale. Il fumo può provocare degli inestetismi (macchie sui denti, alito cattivo), ma anche delle patologie gravi. Parliamo di infiammazioni come la gengivite e la parodontite, ma anche di lesioni della mucosa e di tumore della bocca.

Le sigarette non fanno male solo a chi fuma, ma anche a chi sta vicino a un fumatore. È il cosiddetto fumo passivo. La migliore prevenzione, per sé e per gli altri, è smettere di fumare. Le conseguenze negative del tabacco si attenuano fin da subito. In poco tempo, la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco tornano alla normalità, l'organismo è più ossigenato, e si riscoprono gli odori e i sapori. E anche il rischio di infezioni della cavità orale si riduce notevolmente.

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