Primavera: come scacciare la sonnolenza

Perché in primavera si ha sonno? L'inizio della bella stagione favorisce il risveglio della natura. Ma per gli uomini, questo periodo si accompagna spesso a debolezza, stanchezza e sonnolenza. Dormire bene è il modo migliore per trovare nuove energie, a patto di seguire poche e semplici regole.

Riposare bene è importante per la salute di tutti. Una serie di trucchi e strategie aiuta a prendere sonno più facilmente.


Dormire bene è importante, per la salute. Ma in primavera è facile essere vittime di sonnolenza e stanchezza. Il cambio di temperature ha infatti degli effetti sul nostro organismo: il modo migliore per rimettersi in forma è favorire il giusto riposo. Il sonno profondo e ristoratore serve per rafforzare il sistema immunitario, aiuta l'umore, ma soprattutto combatte ansia o insonnia.

La mancanza di riposo, viceversa, porta a rallentamenti cognitivi, la sua deprivazione causa difficoltà nello studio e nel lavoro. Gli esperti continuano a concordare: la maggior parte degli adulti ha bisogno di sette-otto ore di sonno ininterrotte a notte. Ecco quindi come evitare che, in queste settimane, non si riducano a nostro danno. 

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I benefici del sonno

Dormire bene fa bene alla salute del fisico in generale, ma anche all'umore.


La premessa è d'obbligo. Ci sono molti benefici legati al dormire bene, a qualunque età: in particolare un buon sonno migliora le capacità di apprendimento e la memoria, ha effetti positivi sul metabolismo, aumenta la resistenza del fisico ma migliora anche l'umore, oltre a rafforzare il sistema immunitario contro influenza di stagione e infezioni.

Inoltre, una buona dormita rilassa il corpo, abbassando la pressione sanguigna e i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress.
 
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Creare un ambiente favorevole

Per creare un ambiente adatto al risposo luce (poca) e temperatura sono fondamentali.


Per dormire bene ci devono essere delle condizioni ambientali ideali, dunque una temperatura tra i 15 e i 20 gradi al massimo.

Anche le luci devono essere completamente spente o molto ridotte: la luminosità è un segnale naturale che comunica al nostro corpo, e alla nostra mente, che è tempo di svegliarsi.

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No ai rumori (e al pc)

Per riposare serve un ambiente silenzioso, tranquillo. Meglio non lavorare o giocare al pc, ad esempio, prima di addormentarsi.


Per creare la situazione ideale per un sonno ristoratore bisognerebbe ridurre al massimo o eliminare le fonti di rumore. Anche quelle che dormono accanto a noi: meglio pensare a dei tappi di cera, per attutire i suoni, se il nostro partner russa o se lavora al computer prima di mettersi sotto le coperte. Abitudine comunque errata: sarebbe meglio evitare di studiare, usare il computer, giocare ai videogiochi in camera da letto. Sono attività che stimolano la mente e non favoriscono il sonno.

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Orari fissi e niente pisolini

Avere una routine quando si va a letto favorisce certamente un buon riposo. Bando al pisolino pomeridiano, quindi.


Importante, per un buon riposo, avere degli orari fissi nell'andare a dormire e nello svegliarsi. Anche nei weekend, per quanto possibile: questo permette al fisico di sviluppare una sorta di schema regolare del sonno, che aiuta fisiologicamente a evitare quel senso di stanchezza che ci fa venire voglia di andare a dormire in qualsiasi momento del giorno. Soprattutto in primavera.

Se dobbiamo fare tardi la sera, o se preferiamo dormire di più la domenica mattina, dovremmo cercare di limitarci a due ore di ritardo rispetto all'orario in cui andiamo a letto o ci svegliamo di solito. In ogni caso, gli esperti consigliano di limitare i pisolini e, se proprio non se ne può fare a meno, chiudere gli occhi al massimo per 45 minuti e mai più tardi delle 15.

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Sport e sonno, binomio vincente


Fare dello sport è un buon metodo per favorire il sonno, la sera.


Corsetta serale e camminata al chiaro di luna? Fare regolarmente attività fisica o dedicarsi ad uno sport sono abitudini che conciliano e favoriscono un buon sonno, spiegano i medici, a patto che queste non avvengano entro le tre ore prima di andare a dormire, perché altrimenti l'affetto eccitante può favorire l'insonnia.

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Alcolici e caffeina: i falsi miti

Contrariamente a quel che si potrebbe credere, bere alcolici non ha affetti positivi sul sonno, anzi ne riduce la qualità. La caffeina invece è bandita, anche molte ore prima di andare a letto.


Un bicchiere di vino o birra, prima di andare a letto, innegabilmente conciliano il sonno. Ma quanto favoriscono il riposo profondo, in realtà? Diversi studi hanno ormai provato che gli alcolici riducono la qualità del sonno, in particolare limitando la fase REM, ovvero il riposo più profondo. Un effetto che è proporzionale alla quantità ingerita: un paio di bicchieri, al massimo, possono avere effetti sulla fase iniziale del sonno, che sarà più faticosa, ma non sulla REM. Che invece risulterà più breve se l'assunzione di alcool è maggiore.

Infine, caffeina e bevande energetiche possono disturbare il riposo, e andrebbero evitate già tra le sei e le otto ore prima di andare a dormire.

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Mai a stomaco vuoto

La giusta misura sta nel mezzo: non bisognerebbe andare a dormire né troppo sazi né affamati.


Cercare di andare a dormire sazi è importante: l'ideale sarebbe di evitare di avere fame al momento in cui ci si trova sotto le coperte, ma anche di provare quella inconfondibile sensazione di avere un peso sullo stomaco che segue una abbuffata.

In particolare, gli esperti consigliano di mangiare leggero a cena e, in caso di emergenza, spezzare i crampi con un snack a base di cereali: ottimo anche in caso di insonnia.

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I rituali del riposo

Andare a dormire senza portare nel letto anche le proprie preoccupazioni è difficile, ma le tecniche di rilassamento aiutano.


Insieme a noi, nel letto, la sera spesso c'è molta compagnia indesiderata: lo stress e i timori della giornata trascorsa, l'angoscia o l'ansia per quello che avverrà il giorno dopo.

Per ridurre al massimo questo carico emotivo è importante cercare di rendere rituali, cioè abitudinarie, alcune fasi della giornata, come un bagno caldo o semplici esercizi di rilassamento. Si può iniziare con la respirazione: deve essere regolare, inspirando profondamente e buttando fuori l'aria con altrettanta lentezza.

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Svegli nel mezzo della notte?

Non c'è niente di peggio che svegliarsi nel pieno della notte e non riuscire a prendere di nuovo sonno. Mai guardare la sveglia, si peggiora l'ansia.


C'è chi si rigira nel letto, aspettando che il sonno (o l'alba) arrivi presto. Se si tratta di un episodio sporadico e non di insonnia (chi invece va trattata con l'aiuto di uno specialista), prima di tutto è vietato controllare la sveglia: questo gesto non fa che aumentare l'ansia.

Gli esperti consigliano invece di immaginarsi in uno scenario favorevole, familiare o piacevole, ad esempio in uno dei luoghi di vacanza preferiti. E i sogni arriveranno velocemente.
 
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