Mirtazapina: effetti collaterali e meccanismo d’azione

La mirtazapina è un molecola che appartiene alla famiglia degli antidepressivi noradrenergici e serotoninergici specifici (NaSSAs), utilizzata nella composizione di medicinali atti a combattere la depressione.

Indicazioni

La mirtazapina entra nella composizione di numerosi farmaci che servono al trattamento sintomatico degli episodi depressivi maggiori. A questo titolo questo principio attivo è utilizzato per ridurre i differenti sintomi legati alla malattia depressiva come malinconia, apatia e assenza di dinamicità. La posologia varia in funzione della sintomatologia clinica e dell’età del paziente. La dose quotidiana somministrata per via orale è generalmente compresa fra i 15 e i 45 mg.

Nome commerciale della mirtazapina

Questo antagonista dei recettori presinaptici della noradrenalina permette di aumentare la trasmissione noradrenergica e serotoninergica nei neuroni. Inoltre, ha anche importanti proprietà sedative, che sono a volte mal tollerate dai pazienti. Tale molecola viene utilizzata nei trattamenti di seconda intenzione, dopo il fallimento di una prima terapia, o in caso di aumentato rischio suicidario. Introdotta in commercio dai Laboratori americani Organon BioSciences nel 1996, la mirtazapina, è divenuta di pubblica disponibilità nel 2004. Da allora numerosi laboratori hanno sviluppato i propri medicinali generici a base di questo principio attivo (Almus, Arrow, Teva, ecc.), ma di norma questa molecola è disponibile in commercio come Romeron®.

Controindicazioni

Un trattamento a base di mirtazapina non può essere prescritto in caso di ipersensibilità alla molecola stessa o a uno degli eccipienti del farmaco, a seguito di un trattamento a base di inibitori delle monoaminoossidasi(IMAO), ai soggetti affetti da fenilchetonuria (PKU). Inoltre la somministrazione di un antidepressivo a base di mirtazapina è fortemente controindicato nei bambini, negli adolescenti, nelle donne incinte e in associazione al consumo di alcool. Alcuni pazienti necessitano di una maggior sorveglianza medica, soprattutto gli epilettici e coloro che soffrono di malattie renali o di insufficienza cardiaca.

Effetti collaterali: ansia e insonnia

Fra gli effetti collaterali della mirtazapina troviamo molto frequenti: sonnolenza diurna, mal di testa, secchezza della bocca e disturbi del sonno, ansia e disturbi digestivi. Più raramente si osservano convulsioni, mioclonie o ancora può comparire una dermatite bollosa.

Potrebbe anche interessarti
Il documento intitolato « Mirtazapina: effetti collaterali e meccanismo d’azione » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.