Bronchite cronica e BPCO: cause, sintomi e trattamento

La bronchite cronica è una malattia respiratoria invalidante provocata nel più dell’85% dal tabacco, anche se l’esposizione ad alcuni elementi ambientali più allo stesso modo essere un fattore di rischio.

BPCO

La bronchite cronica è una broncopneumopatia ostruttiva (BPCO), malattia che comporta una diminuzione del passaggio dell’aria nei polmoni, provocando così affanno e ipersecrezione di muco. Inoltre nel caso di una BPCO le ciglia polmonari sono colpite e non possono, quindi, rimuovere correttamente il muco in eccesso.

Cause

La principale causa della bronchite cronica è il tabacco. Quest’ultimo è responsabile di più dell’85% dei BPCO. Tale rischio aumenta con il numero di anni di tabagismo e con la quantità di sigarette fumate ogni giorno.
La cannabis, consumata sempre di più (in particolare nei giovani), è allo stesso modo un fattore di rischio importante per la BPCI. Lo stop al tabacco è una prima misura per evitare la progressione della malattia verso un’insufficienza respiratoria.

Fattori di rischio

Più dell’80% delle BPCO sono dovute al tabacco. L’esposizione a certi inquinanti presenti in alcuni ambienti professionali rappresentano dei fattori di rischio per la BPCO. L’inquinamento domestico provocata dal monossido di azoto, il biossido di azoto emesso dalle cucine a gas, lo scaldabagno, le padelle a gas, i caminetti, i radiatori e il fumo del tabacco rappresentano un fattore di rischio da non trascurare. Il biossido di zolfo proveniente dalla combustione di carbone e di olio rappresenta un altro fattore di rischio. 

L’inquinamento atmosferico provocato dal traffico autostradale e le industrie rappresentano un fattore di rischio non trascurabile della possibile comparsa della BPCO. L’apparizione di infezione ai bronchi nell’infanzia possono ugualmente favorire la comparsa e lo sviluppo della BPCO, in particolare se la patologia si presenta precocemente. Alcuni studi sembrano mettere in luce la possibilità dell’esistenza di generi che predispongono l’apparizione della BPCO. 

Le persone più colpite sono quelle al di sopra dei 45 anni. Circa il 60% degli nomi è colpito da questo disturbo. Il numero di donne compito aumenta regolarmente in ragione dell’aumento del numero di fumatrici e dovrebbe raggiungere il numero di uomini colpito da questa malattia.

Le persone più svantaggiate sono le più colpite da questa patologia. Le ragioni sono numerose: difficoltà di accesso alle cure, tabagismo, condizione di lavoro che le espone a inquinanti professionali, malnutrizione, ecc.

Sintomi

I primi sintomi sono dei segni banali, come l’affanno sopraggiungono in corso di uno sforzo o una tosse grassa accompagnata da espettorato (ipersecrezione mucosa). Nel momento in cui questi primi segni evolvono (si presentano almeno 3 mesi all’anno nel corso degli ultimi 2 anni, al dirà di ogni malattia polmonare) si parla di bronchite cronica. Consultare un medico fin dall’apparizione dei primi sintomi per evitare complicazioni, nonostante il fatto che i primi sintomi non siano eccessivamente gravi.

Tosse frequente, più volte al giorno, molto mesi all’anno, necessità di espettorato frequente sono sintomi che con il passare del tempo sia aggravano nel corso del tempo.
A circa il 75% dei pazienti che contraggono la malattia, questa non viene diagnosticata. I 2/3 dei malati ignorano la patologia e il 50% dei malati non seguono un trattamento adeguato.


Diagnosi

Si parla di bronchite cronica quando queste manifestazioni sintomatiche evolvono, ed è quindi indispensabile effettuare il più rapidamente possibile la diagnosi di una BPCO o di una bronchite cronica nei fumatori che presentano una tosse cronica accompagnata (o no) da espettorato. 
La prediagnosi va effettuata molto precocemente poiché, come detto, la malattia più presentarsi anni dopo la comparsa dei primi segnali.

L’EFR (esplorazione funzionale respiratoria) permette di confermare la diagnosi di BPCO e di valutare lo stadio della malattia. Questo esame viene effettuato da un pneumonologo o in un servizio di esplorazione funzionale. Questo esame non è doloroso: basta soffiare in una bocchetta collegata ad un computer. Questo esame deve esser realizzato, al minimo, una volta l’anno, anche nei pazienti che non avvertono alcun disturbo.

L’emogas, effettuato con un prelievo di sangue in un’arteria sita a livello del polso, permette di valutare il funzionamento dei polmoni e sorvegliano la buona ossigenazione arteriosa. Al momento di una crisi severa, nel sangue il tasso di ossigeno diminuisce e quello dell’anidride carbonica aumenta a causa di una diminuzione del diametro dei bronchi, impedendo così all’ossigeno di raggiungere i vasi sanguigni.

La radiografia toracica è un esame effettuato sistematicamente, ma bisogna fare attenzione poiché questo esame può non rilevare alcuna anomalia. Solo l’EFR può permettere una diagnosi.

Complicazioni

Una BPCO può evolvere verso un’insufficienza respiratoria che rende l’apparato respiratorio incapace di assumere il suo ruolo provocando: affanno permanente, stanchezza, disturbi respiratori, mal di testa, episodi di sovrainfezione dei bronchi frequenti che necessitano un apporto di ossigeno. In alcuni casi c’è la necessità di ospedalizzare il soggetto.

L’enfisema è una BPCO nel corso della quale gli alveoli polmonari (piccole camere d’aria che assicurano lo scambio dei gas) perdono la loro elasticità e si distruggono poco a poco. I polmoni non riescono, quindi, ad assicurare le loro normali funzioni : l’apporto di ossigeno nella circolazione sanguigna diminuisce poco a poco rendendo la respirazione sempre più difficile.

Trattamento

Quando la bronchite cronica viene diagnosticata precocemente, diviene allora possibile mettere in atto rapidamente un trattamento adatto per non aggravare le manifestazioni della bronchite cronica. Il primo (e più importante) dei trattamenti è smettere di fumare.

I medicinali broncodilatatori permettono di dilatare i bronchi e di migliorare il disturbo respiratorio. Questi farmaci hanno un’azione contro il restringimento dei bronchi e ne permettono la dilatazione. Il paziente avverte generalmente un miglioramento generale in pochi minuti, riprendendo a respirare meglio. La loro durata d’azione è da 4 a 6 ore. Questi medicinali si somministrano con uno spray.
Esistono due tipi di broncodilatatori: i beta mimetici e i broncodilatatori anticolinergici.
I broncodilatatori Beta 2 mimetici (i più utilizzati) agiscono dilatando i muscoli lisci siti attorno ai bronchi. 
I broncodilatatori anticolinergici sono ugualmente utilizzati in ragione dei loro effetti dilatatori. Possono essere utilizzati solo o in associazione con i beta 2 mimetici, nell’aerosol, in inalatori in polvere o nebulizzatori. L’uso di aerosol permette ai medicinali inalati di raggiungere direttamente le vie respiratorie.

I corticosteroidi sono medicinali antinfiammatori che si somministrano nello stesso modo dei broncodilatatori, in spray. I medicinali corticosteroidi inalati permettono di controllare l’infiammazione dei bronchi e l’evoluzione della malattia, diminuendo il numero e l’intensità delle crisi.

Il trattamento sistematico delle infezioni respiratorie permette la riduzione della gravità dell’evoluzione della BPCO. Un trattamento antibiotico può essere prescritto fin dalla comparsa di complicazioni infettive.

Trattamento naturale

Uno studio effettuato dall’Insrem (Istituto nazionale della saluta e della ricerca medica francese) su 6790 persone in 11 anni ha rilevato che i fumatori attivi che praticano un’attività fisica regolare di 2 o più ore alla settimane hanno un rischio ridotto di sviluppare una BPCO.
Un altro studio effettuato durante 20 anni su 2386 persone che presentavano una BPCO ha mostrato che per un’attività fisica di 2 ore minimo alla settimana, il rischio di ospedalizzazione e mortalità di origine respiratoria diminuiscono del 40%. La dispensa è diminuita grazie al miglioramento della funzione muscolare. I rischi di ospedalizzazione e mortalità legati a problemi respiratori sono ridotti. 

La riabilitazione respiratoria permette una diminuzione dell’affanno, degli episodi di tosse e dell’espettorato. Essa rappresenta un trattamento fondamentale della BPCO e della bronchite cronica.

FOTO:© Jean-Paul CHASSENET/123RF

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