Ormone luteinizzante (LH): analisi del sangue

L’ormone luteinizzante ha effetto sulle ghiandole sessuali (nell’uomo come nella donna) e viene prodotto da specifiche cellule situate nell’ipofisi.

Definizione

L’ormone luteinizzante (LH plasmatico) è uno delle gonadotrofine (famiglia di tre ormoni il cui effetto è di stimolare le gonadi). Questo ormone, se associato all’FSH (ormone follicolo-stimolante), agisce sulla funzione delle ghiandole sessuali, nell’uomo come nella donna. Quest’ormone è prodotto dalle cellule gonadotrope del lobo anteriore dell’ipofisi (ghiandola endocrina sita alla base del cervello).

Ruolo

Nell’uomo l’LH stimola la produzione di testosterone, mentre nella donna interviene nelle modifiche cicliche dell’ovaio (ad esempio permette l’inizio dell’ovulazione) nel corso del ciclo mestruale.

Dosaggio sanguigno

Nell’uomo un dosaggio sanguigno dell’ormone luteinizzante può essere prescritto per confermare l’ipotesi di un’insufficienza testicolare o un’anomalia cerebrale. Nella donna, il dosaggio dell’LH permette di determinare la causa di diversi disturbi: assenza di mestruazioni, sterilità, ipogonadismo (difetto nell’apparato riproduttore risultante da una perdita di funzionalità nelle gonadi).

Valori normali

I valori normali dell’LH nel sangue dipendono da due fattori: sesso ed età del soggetto.

Nell’uomo

Prima della pubertà i valori sono inferiori a 1mUI/L. Nell’età adulta sono compresi tra 1 e 9 mU/L.

Nella donna

Prima della pubertà sono inferiori a 1mUI/L. Durante la fase follicolare sono compresi tra 2 e 10mUI/L. Durante la fase ovulatoria sono compresi tra 10 e 60 mUI/L.

Variazioni

Nell’uomo

Il tasso di ormone luteinizzante presente nella sangue può diminuire in caso di insufficienza ipofisaria, ma può anche aumentare in caso d’insufficienza testicolare, di ritardo puberale o nel caso in cui vengano colpiti i tubuli seminiferi.

Nella donna

Il tasso di LH nel sangue può diminuire in caso di amenorrea (assenza di mestruazioni), ma può aumentare in caso di insufficienza ovarica, di menopausa ovarica precoce, di ovaio policistico, o di tumore dell’ipofisi.

Avvertenze

I risultati non costituiscono una diagnosi se non accompagnati da esami complementari che il medico avrà cura di prescrivere. Un buon risultato risulta un indizio importante per il vostro medico per un bilancio della vostra salute. I risultati possono anche variare a seconda della tecnica utilizzata dal laboratorio.

FOTO:© Romolo Tavani/123RF

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