Frattura: cosa fare

Incidenti sportivi, caduta dalle scale o scivolate nel proprio giardino, una frattura può sopraggiungere velocemente. Ma prima di recarsi in ospedale, per i dovuti accertamenti, è bene immobilizzare la zona colpita.

I rischi dell’osteoporosi

Le fratture sono un rischio maggiore, soprattutto per quei soggetti che soffrono di osteoporosi (nel 30% dei casi di frattura che colpiscono le donne sopra i 50) e per coloro in età avanzata. Le fratture possono provocare dei dolori o la perdita di autonomia che può risultate anche parecchio invalidante nel normale decorso della vita quotidiana, anche da un punto di vista psicologico, della fiducia in sé. Le fratture possono sopraggiungere dopo un trauma moderato, spesso spontaneo.

Tipi di fratture

Le fratture osservate durante l’osteoporosi sono di tre tipi: frattura del polso, del collo del femore e della colonna vertebrale. Le più frequenti sono:

Frattura vertebrale

Le fratture vertebrali possono essere prodotte in caso di sforzi moderati, come per sollevare un oggetto più o meno pesante, senza provocare dolore e a volte neanche senza uno sforzo particolare. Tra il 60 e il 70% delle fratture vertebrali sono asintomatiche e non provocano dolore, il che rende la difficoltosa la diagnosi. Una diminuzione della dimensione di qual he centimetro, un dorso ingobbito o un mal di schiena possono rappresentare dei segnali indicatori di una frattura vertebrale. Dei dolori violenti possono apparire, rendendo difficile o impossibile fare degli sforzi.

Frattura del collo del femore

Moltissimi i casi di frattura del femore constatati ogni anno. Trattasi di un tipo di frattura che necessita il ricovero in ospedale. I rischi delle sue complicazioni e di decesso dovute ad una frattura del femore sono elevate e colpiscono tra il 20 e il 25% dei casi. Questo tipo di frattura può provocare una perdita di autonomia, in un caso su due, e necessita di un supporto in uno stabilimento geriatrico. Nelle statistiche è risultato che 3 persone su 4 vittime colpite da frattura al femore sono donne.

Frattura del polso

Le fratture del polso (frattura del radio) si producono il più delle volte dopo una caduta minima, tentando di ammortizzare uno shock con la mano. La frattura al polso è il primo segnale di un’osteoporosi. Essa sopraggiunge in generale tra i 10 e i 15 anni prima della frattura vertebrale e le conseguenze sono spesso invalidanti e dipendono dal lato del polso colpito.

Sintomi

Salvo deformazioni importanti, risulta sempre difficile diagnosticare la presenza di una frattura. In generale, essa si manifesta con un dolore vivo e permanente che si accentua premendo sopra la zona sospettata. L’edema, o l’ecchimosi, non sono sempre presenti, soprattutto nei bambini, mentre il movimento o la pressione risultano impossibili. Si parla di impotenza funzionale. Una ferita nella zona della frattura corrisponde ad una ferita cutanea di uno dei frammenti ossei. Trattasi di una frattura aperta, che tende a far temere un rischio di infezioni.

Immobilizzazione

Non sempre è possibile raggiungere l’urgenza per un arto rotto, così è bene immobilizzarlo al fine di diminuire i dolori correlati al trasporto ed evitare che la frattura si sposti e che i frammenti possano ledere i nervi o i vasi vicini.

Polso e avanbraccio

Non sempre si hanno a portata di mano gli strumenti medici, adatti, per l’immobilizzazione di una frattura: stecca, fascia, ecc. Per farlo in maniera casalinga, è possibile immobilizzare il proprio polso o avanbraccio, è possibile utilizzare un semplice cartonato di una rivista, una copertina rigida, con spessore sufficiente, che fungerà da stessa di fortuna. Avvolgere la frattura e fissarla alle due estremità con nastro adesivo, uno straccio o un calzino, e sollevare l’arto a 90° con una cintura o una cravatta, al fine di alleviare i dolori.

Dita

Con l’aiuto del nastro adesivo, fissare il dito fratturato alle dita vicine, che fungeranno da stecca.

Cosce, ginocchio, gamba

Utilizzare due tavole avvolte in una coperta, tipo barella. Fissare poi le tavole aad ogni lato dell’arto leso, usando dei collegamenti, quali cinture, cravatti, corde, lenzuola, e tutto ciò abbastanza lungo che può essere annodato L’arto mantenuto dai lati riposerà sulla coperta tesa.

Ultimi consigli

In caso di frattura degli arti superiori, togliere gli anelli perché le dita rischiano di gonfiarsi a seguito dell’immobilizzazione e della frattura stessa. Nel caso di fratture aperte, è necessario disinfettarle. Evitare di mangiare e bene prima del consulto medico, poiché alcuni tipi di frattura possono richiedere una chirurgia operatoria d’urgenza.

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