Copridivano fai da te: cucire, realizzare, rivestire

Cucire una stoffa o riciclare lenzuola o tende? Ecco diverse soluzioni per realizzare un copridivano, all'insegna della manualità o del riciclo creativo.

Per fare un copridivano non è necessario saper usare la macchina per cucire: c'è anche il riciclo creativo. © skdesign/123RF


Come realizzare un copridivano? Con ago e filo!

La prima soluzione per rivestire un divano richiede una certa dimestichezza con la macchina per cucire. Il necessario per cucire include: un metro da sarta, gessetti, stoffa, forbici, gessetti, pazienza e precisione. L’operazione è più semplice del previsto dal momento che bisogna realizzare 3 teli rettangolari: uno molto ampio per rivestire lo schienale e la seduta 2 più ridotti per i braccioli. Anzitutto si prendono le misure avendo l’accortezza di abbondare di almeno 10 centimetri in tutte le direzioni: per l’altezza, lasciando i cuscini al loro posto, si parte dal fondo del retro dello schienale e si arriva fino al fondo della seduta, stesso discorso per misurare la larghezza; per i braccioli si parte da terra e si arriva fino a dove si uniscono alla seduta.


Ricoprire un divano: la scelta della stoffa

Ottenute le dimensioni si sceglie la stoffa che, trattandosi di un copridivano, dev’essere resistente: benvenute le fibre naturali, in particolare cotone grezzo, lino o canapa ma anche quelle idrorepellenti e antimacchia soluzioni ideali se in casa ci sono bambini o animali. E ancora: i tessuti damascati si sfoggiano anche in occasioni chic mentre quelli a fantasia sono un’escamotage antimacchia. A proposito di rivestimenti in tinta unita è bene ricordare alcuni fondamentali: i colori neutri (tortora, beige, antracite e tutte le sfumature di grigi) si addicono a un soggiorno moderno e industrial; quelli pastello a uno in stile shabby o provenzale; quelli che virano al rosso si sposano con uno stile inglese very country chic mentre quelli dai colori freddi danno un tocco di eleganza discreta. Infine, per dare un tocco di personalità, si possono aggiungere dei bordi tono su tono o a contrasto.


Cucire un copridivano: come fare

Stoffa alla mano (già divisa in tre rettangoli), s’imbasticono i bordi del rettangolo più grande, che coprirà schienale e seduta: aiutandosi con dei gessetti si segnano le misure e creano gli orli. La stessa operazione va fatta per entrambi braccioli, ricordandosi di tagliare la stoffa nel punto in cui ciascuno combacia con la seduta. Infine si cuciono i lati corti dei braccioli (quelli che toccano terra, frontalmente) al rettangolo più grande, della seduta e dello schienale. In questa operazione è necessario essere molto precisi nel rispettare le dimensioni. Da sapere: un via di mezzo consiste nell’annodare tra loro i lembi dei tre rettangoli.


Rivestire un divano? Riciclare!

Se, invece, non siete pratici con la macchina da cucire, le soluzioni per creare un copridivano hanno a che fare con il riciclo creativo. La più semplice porta porta in soggiorno i copriletto: basta stenderli e fissarli sotto i cuscini dello schienale nel punto in cui combaciano con la seduta. Steso discorso con le vecchie tende e le lenzuola, soprattutto quelle in lino o cotone spesso che, oltre ad essere pinzate tra i cuscini, vanno annodate alle estremità dei braccioli. Infine, la soluzione via di mezzo, il patchwork di due o più coperte di lana, da unire tra loro con una fila di bottoni colorati che coniugano l’utile al dilettevole.

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