Zucchero semolato: cos’è e come utilizzarlo al meglio

Lo zucchero semolato è un prodotto presente in (quasi) tutte le case, ma sappiamo davvero cos’è? Scopriamolo e vediamo anche come utilizzarlo in qualche dolce ricetta.
 

Alla (dolce) scoperta dello zucchero semolato. © Jean-Luc GIROLET/123RF

Zucchero semolato o zucchero di canna? Errore! Lo zucchero semolato, infatti può essere zucchero di canna, come pure zucchero bianco. Alla scoperta di cosa si intende quando si parla di zucchero semolato.
 

Cos’è lo zucchero semolato

Con l’espressione zucchero semolato si fa riferimento, semplicemente, alla forma: si tratta infatti del comune zucchero che tutti (o quasi) possediamo in casa, indipendentemente dalla grandezza dei grani, dal colore o dalla raffinazione. Il termine semolato fa riferimento esclusivamente ad una procedura (la semola) che dal blocco di zucchero (raffinato o grezzo che sia) permette l’ottenimento dei grani di zucchero. Sfatiamo quindi ogni mito secondo cui lo zucchero semolato farebbe più o meno male rispetto ad altri. Semolato può infatti essere lo zucchero raffinato, ma come anche quello di canna: la differenza tra questi due tipi di zucchero è che il primo si ricava dalla barbabietola da zucchero, il secondo invece dalla canna.


Glassa con zucchero semolato e acqua

Come detto semolato fa esclusivamente riferimento al processo per cui lo zucchero da blocco intero viene ridotto nei piccoli granelli ai quali siamo abituati. Quindi possiamo, ad esempio, realizzare una glassa di zucchero semolato (di canna o bianco) ed acqua. Questa preparazione sarà utilissima per guarnire torte, biscotti e dolcetti, in particolare durante le feste natalizie. In un recipiente dai bordi non troppo bassi porre l’acqua e lo zucchero e far cuocer fin quando non si formerà il filo (cioè fino a quando il composto non avrà raggiunto una consistenza filamentosa se prelevato con il cucchiaio). A questo punto, con l’ausilio di un frullatore ad immersione frullare il tutto per qualche minuto e la vostra glassa sarà pronta per andare a coprire dei golosi cupcake o una torta al cioccolato.
 

Meringhe con zucchero semolato

Se la sola glassa non vi soddisfa con lo zucchero semolato potete realizzare delle croccanti e golose meringhe, da gustare come accompagnamento all’ora del té o da utilizzare come base per una dolcissima pavlova. La loro preparazione non è eccessivamente complessa, ciò che conta è essere pazienti per ottenere una cottura ottimale. Dopo aver montato gli albumi a neve ben ferma, aggiungervi delicatamente lo zucchero semolato fino a quando il composto non sarà di colorito molto chiaro e di consistenza liscia e omogenea. Con l’ausilio di una sac-à-poche (o semplicemente di un cucchiaio) formare dei ciuffetti (con l’impasto precedentemente preparato) da disporre su una placca da forno. Cuocere quindi le vostre meringhe per un paio d’ore a 120°, e per altre due a 90°. La cottura delle meringhe può continuare fino a raggiungere le 12 ore, a seconda della consistenza desiderata. 

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