Sodomizzare: quando il sesso anale si fa umiliante

Molte donne interpretano la sodomia come l'umiliante sottomissione a un desiderio sessuale maschile. Eppure il sesso anale regala intensi orgasmi anche al femminile. Ecco come fare pace.

Tra i principali timori delle donne verso la sodomia la paura del dolore e l'igiene. © Katarzyna Białasiewicz/123RF

Premesso che il sesso anale gode di un periodo felice - non è mai stato così popolare e a detta di chi lo pratica è la via più sicura per arrivare all’orgasmo - molte donne, messe di fronte alla richiesta di essere sodomizzate, si rifiutano categoricamente. Alcune si offendono perfino.


Sodomia: i dubbi delle donne

Tra le paure più frequenti legate alla sodomia ci sono quelle legate al dolore e all’igiene. Timori che con le dovute precauzioni - lubrificanti, una buona dose di pazienza e complicità -, sono facilmente aggirabili. Se invece a trattenere le donne dal praticare (o meglio, subire) la sodomia è l’umiliazione che provoca la sottomissione a quello che viene interpretato (a sproposito) come un perverso desiderio maschile, allora la questione è più complicata. Perché ci si ritrova a fare i conti con un (errato) immaginario sessuale dove l’aspetto primordiale, istintivo e animalesco della sodomia - e in generale del sesso alla pecorina - viene abbinato unicamente al piacere dell’uomo. E invece, “la zona dell'ano, oltre a essere più stretta, da cui derivano sensazioni più intense per entrambi, è anche riccamente innervata - chiarisce la sessuologa Barbara Florenzano -. Può essere molto piacevole, addirittura fino all'orgasmo, se viene praticata la giusta stimolazione e se c'è eccitazione psichica, che è fondamentale perché sia godibile”.


Sesso anale: come fare pace

Alle donne che si rifiutano, gli esperti suggeriscono di ripartire dall’anatomia umana e dall’abc della sessualità come strumento di piacere. Chiarito infatti che la sodomia regala intensi orgasmi anche al femminile - al 94% delle donne che lo praticano a differenza della penetrazione vaginale che le porta al climax solo nel 64% delle volte -, appare evidente che le ritrosie sono pregiudizi che, anzitutto, mortificano il genere. Che, oltre al danno, si ritrovano a fare i conti con la beffa. Insomma, al bando le paure, che cosa aspettate a raccontarci la vostra prima volta anale?

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