Lavori in casa, l'abc del fai da te

Dagli attrezzi indispensabili per il fai da te in casa alle riparazioni domestiche passando per l'installazione di oggetti d'arredo: ecco l'abc dell'aspirante bricoleur.

Gli attrezzi necessari per fare i lavori in casa vanno riposti in un'apposita cassetta. © Isara Kaenla/123RF


Fai da te: gli attrezzi indispensabili

Prima di cercare in rete i tutorial per imparare e praticare l'arte del fai da te, l'aspirante bricoleur deve procurarsi una cassetta degli attrezzi dove riporre (ordinatamente) gli strumenti indispensabili per le riparazioni domestiche e l'installazione di oggetti d'arredo. Ovvero: martello, chiodi, tenaglie, una pinza, un cutter, una chiave a pappagallo, chiavi a brugola e qualche chiave inglese (le più utili sono dalla 8 alla 13), cacciavite piatti e a stella, una livella a bolla, un metro, trapano, tasselli e l'avvitatore. 

Chiodo e martello: i trucchi

Per piantare un chiodo senza rovinare la parete è importante rispettare alcuni accorgimenti. © dolgachov/123RF

Onde evitare di ritrovarsi a fissare il muro e dannarsi per quel quadro appeso storto o, peggio, ritrovarsi a raccogliere i cocci per terra perché il chiodo non ha tenuto, ecco alcuni accorgimenti per ottenere un buon risultato. Servono: una scala (evitate di salire sulle sedie che non sempre reggono), un metro per prendere le misure, una matita per segnare il punto esatto dove piantare il chiodo, un martellochiodi ad hoc (da muro o da legno, a seconda di dove va appeso). Se il quadro è particolarmente pesante al posto dei chiodi si usano i tasselli e al posto del martello il trapano.

Il chiodo va posizionato perpendicolare al muro nel punto segnato, quindi va leggermente inclinato verso il soffitto e poi colpito con il martello: prima con colpetti leggeri, poi sempre più decisi finché non sbucherà di circa 5 millimetri dal muro. Se entra storto non provate a drizzarlo: estraetelo con le tenaglie o con le pinze e ricominciate.

Da sapere: se il muro è in legno si può agevolare il lavoro smussando la punta del chiodo con il martello e poi inumidendola con un po’ di ammoniaca. Se invece il muro è di cartongesso, per evitare screpolature basta mettere il chiodo per qualche minuto a bagno in acqua molto calda.

Il trapano: come usarlo

Per usare correttamente il trapano è importante scegliere la punta giusta. © dolgachov/123RF

Attrezzo indispensabile per effettuare fori dai diametri svariati su tutti i tipi di muro - grazie alla percussione anche di pietra e cemento armato -, il trapano può essere elettrico (più efficace) o a batteria (adatto ai lavori più light). Possibilmente scegliete un modello con mandrino autoserrante così da non dover stringere le punte con una (scomoda) chiavetta e con regolazione della velocità elettronica in modo da poterlo usare su diversi materiali. Naturalmente è indispensabile un buon set di punte per muratura, da ferro e da legno.

Prima di usare il trapano è buona norma accertarsi che nel punto che si vuole forare non passino tubature o cavi elettrici (esiste un rilevatore ad hoc, in caso non ve lo ricordiate). Inoltre, prima di trapanare è utile cercare una soluzione per raccogliere la polvere: se siete in due, mentre uno trapana, l'altro tiene il beccuccio dell’aspirapolvere accesa sotto il foro, altrimenti basta costruire un raccoglitore da attaccare subito sotto il foro con un foglio di carta e un po’ di scotch di carta.

A questo punto, una volta individuato il punto esatto, posizionate il trapano (con la punta ad hoc e delle dimensioni del tassello) perpendicolare al muro e, senza fare eccessiva pressione, iniziate a trapanare: prima a bassa velocità poi incrementando. Da sapere: per forare piastrelle ed evitare di far scivolare la punta del trapano basta scalfire la superficie con un punteruolo. Una volta fatto il buco infilate il tassello.

Mettere una mensola: usa la bolla

La bolla è uno strumento utilissimo per appendere mensole perfettamente dritte. © Katarzyna Białasiewicz/123RF

La livella a bolla o più semplicemente la bolla è lo strumento utilissimo per installare in maniera corretta (e soprattutto perpendicolare a terra o al muro) mensole o quadri che richiedono il doppio chiodo. In commercio esistono le bolle meccaniche - un'asta metallica munita di ampolla contenente un liquido e una bolla d'aria che si posiziona perfettamente al centro quando messa in orizzontale o verticale: naturalmente più è lunga più è precisa) e quelle laser, che proiettano a distanza il punto esatto e facilitano il compito se si vuole creare una composizione sul muro. Da sapere: i modelli più sofisticati indicano anche l'angolazione a 45°.

Fili elettrici, lampadari e applique

Per montare una lampada bastano poche semplici regole. © neydt/123RF

Installare un lampadario o un'applique al muro è un lavoro più semplice del previsto. L’importante è rispettare due accortezze: anzitutto staccare il contatore generale dell’elettricità e poi accertarsi che i fili fuoriescano dalla parete nel punto in cui volete piazzare il punto luce. Premesso ciò vi serve una scala, viti, cacciavite, trapano e, naturalmente, la luce da appendere.

La prima cosa da fare è appoggiare la base della luce (di solito è una piastra) al muro così da segnare con una matita dove effettuare i fori con il trapano. Prima di procedere a fissare le viti (solitamente un paio) è necessario collegare i fili elettrici infilandoli negli appositi morsetti dell’applique dopo averli spellati dalla loro guaina di qualche millimetro. A questo punto non resta che forare, avvitare, fissare, inserire la lampadina, riaccendere il contatore e controllare che luce sia!

Posare il parquet flottante

Posare il parquet è un lavoro fai da te più alla portata del previsto. © Jozef Polc/123RF

Siete stufi del vostro pavimento? Desiderate un parquet ma non volete spendere troppo? La soluzione sono i listoni prefiniti flottanti in vendita nei principali negozi di bricolage che vanno posati a incastro sul pavimento preesistente. Per il lavoro procuratevi una sega circolare (si può anche noleggiare) per regolare la misura dei listoni e adattarli alla conformazione della stanza.

Anzitutto è necessario sgomberare completamente la stanza (porte comprese) e pulire accuratamente il pavimento preesistente su cui va poi srotolato per tutta la lunghezza della stanza il materassino isolante, avendo cura di lasciare un risvolto di circa 15 centimetri ai due estremi. In questa fase è molto importante scongiurare le pieghe. A questo punto si prendono i listoni sagomati lungo i lati a femmina e maschio e, iniziando da un angolo della stanza (non proprio a filo con il muro ma lasciando un paio di centimetri che verranno poi coperti dallo zoccolino), si procede assemblandoli l’uno all’altro semplicemente incastrandoli.

Gioiello nel lavandino? No panic!

Per gli scarichi è fondamentale conoscere la chiave a pappagallo. © Andriy Popov/123RF

L’unica ragione per cui potete improvvisarvi idraulici (è una scienza più complicata di quanto appare), è se vi è caduto un gioiello nel lavandino. La prima cosa da fare è prendere dalla cassetta degli attrezzi una chiave inglese o (la più comoda) chiave a pappagallo, indossare un paio di guanti in gomma se li avete, poi sedervi sotto il lavandino e affrontare il sifone, ovvero il tubo curvo che porta gli scarichi nel muro.

Prima di iniziare a svitare il bullone che tiene insieme il sifone al resto del tubo ricordatevi di mettere per terra una bacinella d’acqua. In caso le parti siano tutte in plastica si dovrebbe riuscire a svolgere l’operazione a mani nude.

Una volta rimosso il sifone non resta che svuotarlo: in virtù della sua conformazione dovrebbe aver trattenuto il gioiello in questione. Per recuperarlo potrebbe esservi utile l’aiuto di un fil di ferro.

Come stuccare?

Lo stucco in polvere è migliore dal momento che non si secca tra un uso e l'altro. © dolgachov/123RF

Per tappare buchi o correggere imprecisioni sui muri è necessario stuccare. Operazione di fai da te semplice ma che richiede una buona dose di pazienza dal momento che, tra un'applicazione e l'altra, lo stucco necessita di parecchie ore per asciugare.

A proposito di quale stucco scegliere, va detto che quello in pasta è pronto all'uso ma se non richiuso in maniera ermetica (praticamente impossibile per via dei residui che rimangono sul bordo) si secca molto facilmente a differenza di quello in polvere che, sebbene richieda qualche minuto prima di essere utilizzabile (va amalgamato con un po' d'acqua) si conserva perfettamente.

Con una spatola e un pennello rimuovete eventuali imperfezioni sul muro quindi procedete a stendere la pasta aiutandovi con la spatola, avendo cura di spalmarlo per bene e, in caso di fori, di spingere il più possibile a riempimento. Quindi procedete a livellare lo stucco tenendo la spatola inclinata di circa 60° alla parete e poi lasciate asciugare per alcune ore.

Trascorso il tempo lo stucco potrebbe essere stato "mangiato" dal muro: in questo caso è necessario ripetere l'operazione e solo una volta che sarà nuovamente asciutto livellare il tutto con un foglio di carta a vetro a grana molto fine

Dipingere le pareti

Rulli o pennelli? Ecco come dipingere i muri. © dolgachov/123RF

Dipingere casa è un'operazione divertente e tendenzialmente alla portata di tutti. Tuttavia, anche in questo caso, rispettando alcune buone norme il risultato viene migliore delle aspettative e si riduce la fatica. Per la serie: prima di iniziare andrebbero mascherati con scotch di carta e fogli di giornale gli infissi, le prese elettriche, le maniglie, gli zoccoletti e tutto ciò che interseca il muro da tinteggiare. Allo stesso modo è buona norma per salvaguardare il pavimento stendere un foglio di nylon ad hoc da fissare agli zoccoletti. E ancora: prima di stendere la vernice è bene accertarsi che non vi siano muffe sui muri, in caso trattarle con gli specifici prodotti e, in generale, è buona norma dare una mano di fissativo prima della vernice, così da ottimizzare il risultato e la tenuta del colore.

Per tinteggiare procuratevi: un set di pennelli di varie dimensioni (anche piccoli, per definire i dettagli), un paio di rulli muniti di asta telescopica per arrivare in alto e per fare i soffitti, un secchio ad hoc dotato di griglia per far scolare il colore in eccesso dal rullo e, naturalmente, la vernice per l'idropittura (ne esistono diverse varianti).

Prima di iniziare esaminate i muri, livellate eventuali imperfezioni con la carta vetro o con lo stucco, fate asciugare, livellate un'altra volta, pulite la polvere con un panno umido e, quando il muro sarà asciutto, iniziate a stendere il colore con i rulli.

Da sapere: si dipinge prima il soffitto, poi le pareti. Prima, però, è necessario marcare con una striscia di scotch di carta spessa 5-10 centimetri il confine tra le pareti e il soffitto così da non oltrepassare il confine. Per evitare sbavature lo scotch va rimosso solo quando il colore sarà asciutto.

Sverniciare il legno: come fare?

Levigatrice o prodotti chimici? Ecco come sverniciare il legno. © auremar/123RF

Sverniciare il legno è uno dei lavori più ostici del fai da te. Le alternative partono dalle soluzioni manuali (carta vetrata e levigatrice pistola ad aria calda) e approdano a quelle chimiche. Scegliere a quale ricorrere dipende dallo stato del legno in questione, tenendo però presente che le sverniciature manuali sono più economiche ma molto faticose e rischiano di rovinare il legno perciò vanno effettuate con la massima cura, scegliendo carte vetrate dalla grana fine e su superfici piane e poco elaborate.

In caso si opti per le soluzioni chimiche è necessario procurarsi un paio di spessi guanti in gomma per proteggere le mani: il gel sverniciatore va spennellato sulla superficie, quindi lasciato in posa ad agire per almeno mezz'ora e poi rimosso con una paglierina esercitando una certa pressione nel senso della vena del legno.

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