Morbillo: cos’è e come si cura?

Come si manifesta il morbillo? Tra le malattie esentematiche, è causato da un virus ed è molto contagioso tra bambini e tra adulti. Ecco sintomi e cura.

La tipica eruzione cutanea del bambino si presenta solo in un secondo momento, i primi sintomi del morbillo sono febbre alta, occhi rossi, naso che cola e tosse.

 

Il morbillo (come la rosolia, la varicella, la pertosse e la parotite) rientra nel novero delle malattie esentematiche. Il virus che lo causa (del genere morbillivirus) tende a colpire più spesso i bambini tra 1 e 3 anni d’età. In Italia il suo vaccino non rientra tra le vaccinazioni obbligatorie ma è fortemente raccomandato dal Sistema sanitario nazionale e rientra nell’iniezione trivalente che assicura la protezione anche da parotite e rosolia e si somministra generalmente tra il 12esimo e il 15esimo mese (con un richiamo tra i 5 e i 6 anni o tra gli 11 e i 12).

 

Morbillo adulti: l’immunità da mamma a figlio

I bambini che hanno meno di un anno, infatti, sono generalmente protetti dal morbillo grazie all’immunità che viene loro trasmessa dalla mamma e che è maggiore quando la mamma ha avuto il morbillo nel corso della sua vita, mentre è leggermente minore se lei è immune solo grazie al vaccino.

 

Sintomi del morbillo: come riconoscerli?

L'eruzione del morbillo non avviene immediatamente: nel primissimo periodo, che è anche quello durante i quali il malato è più contagioso, il virus si presenta semplicemente come un’influenza con tosse, naso che cola e occhi rossi ai quali si aggiunge, in un secondo momento, la febbre molto alta. La caratteristica distintiva fin dall’apparizione della malattia sono le cosiddette macchie di Koplik (piccole macchioline rosse con centro bianco che compaiono all’interno della bocca), mentre le macchie sulla pelle generalmente appaiono in un secondo momento e iniziano dalla fronte per poi propagarsi verso il basso (nell'ordine: viso, collo, pancia, gambe, braccia e piedi).

 

Come si cura il morbillo?

Trattandosi di un’infezione virale non esiste una cura farmacologica per il morbillo anche se, quando la febbre è molto alta, può essere necessario un intervento specifico su questo disturbo con paracetamolo o ibuprofene (mai con l’aspirina che, se usata per contrastare le malattie virali nei bambini, è spesso associata allo sviluppo della sindrome di Reye). Attenzione, poi, a incoraggiare il piccolo malatino a riposare molto e a bere molta acqua e ad evitare – almeno fino a 4 giorni dopo l’eruzione cutanea - che venga in contatto con altri bambini: il morbillo, infatti, si trasmette semplicemente attraverso i fluidi corporei (saliva, muco) ed è estremamente contagioso. 

Copyright foto: Fotolia

Potrebbe anche interessarti
Il documento intitolato « Morbillo: cos’è e come si cura? » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.