Wrestler donne: le Valkyrias de la Bolivia combattono per l'emancipazione

Le "Valkyries de la Bolivia" sono le wrestler donne che la domenica si ritrovano sul ring per combattere in abiti tradizionali all'insegna dell'emancipazione. 

Le "Valkyrias de la Bolivia": wrestler donne che combattono per l'emancipazione.

 
Le cholitas menano forte: sono wrestler donne che in abiti tradizionali boliviani praticano una variante della lucha libra messicana, specialità che ha preso piede dagli Anni Trenta in poi. Sulla testa delle lottatrici di El Alto non manca mai la bombetta, la cholita: loro sono native quechua o aymara, in settimana lavorano nei campi (sempre meno) o nelle fabbriche (sempre di più) e la domenica si trovano sul ring di un’arena pubblica in città. Se le danno di santa ragione, come si fa nelle arti marziali, nonostante le gonne ampie e sgargianti e le acconciature con le trecce che ti aspetti. Sono le Valkyrias de la Bolivia, sul ring usano nomi come "Angela la simpatica" o "Marta l’altalena" perché il loro wrestling dice qualcosa di più.

Cholitas era il termine dispregiativo usato per indicare le ragazze nate dalle unioni tra sudamericani e coloni europei, contadine considerate il gradino più basso della società. Fino a qualche decennio fa le cholitas non potevano attraversare la piazza presidenziale della capitale La Paz, né passeggiare nelle strade dei quartieri chic. Oggi quelle donne rivendicano la loro indipendenza e le loro capacità reagendo duramente a una società prima razzista e poi patriarcale: lavorano, crescono i figli, si dedicano ai combattimenti, si affermano ritagliandosi un posto nella società. Eccezionale resistenza fisica, determinazione nella lotta e pura forza bruta sono i marchi di fabbrica di queste Valchirie sudamericane.

Betty M. Park le ha raccontate in un documentario del 2009. Ripercorrendo le gesta di un gruppo di donne che organizza un campionato femminile di “lucha libre” e si scontra prima con la diffidenza e i pregiudizi del paese poi – raggiunto il successo – con la gelosia e l'avidità di chi vorrebbe sfruttare la loro immagine. Il film si intitola Mamachas del Ring e tiene insieme tutto: i colori che esplodono, la dignità, la tradizione, il documento e la caricatura. E un cazzotto per ogni sopruso.

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