Gucci

Il marchio del lusso Gucci vede la luce nel 1921, quando Guccio Gucci fonda nella nativa Firenze una piccola azienda specializzata in pelletteria: si ispira al gusto dell'aristocrazia londinese dell'epoca, che vuole unire con l'alto artigianato italiano. L'esperimento ha successo, attirando nel suo negozio i nomi dell'élite internazionale in vacanza in Toscana, che acquistano in massa borse, bauli, guanti, scarpe e cinture. Molti clienti sono appassionati di equitazione: per loro Gucci inventa la storica icona del morsetto. Al mondo dell'ippica, e più precisamente ai sottopancia delle selle, si ispira anche l'inconfondibile motivo a nastro verde e rosso.

Negli anni '40 viene creata la Borsa Bamboo, con i manici bruniti, che diventa presto il primo prodotto simbolo. Nel frattempo il marchio si espande, con l'apertura di negozi anche a Milano e New York. Tra i clienti iniziano ad esserci molti nomi di primo piano del jet set come Jackie Kennedy (che amava la borsa oggi nota come Jackie O.), Liz Taylor, Peter Sellers e Samuel Beckett. Per Grace Kelly viene creata su ordinazione la sciarpa in seta Flora, che diventa poi un evergreen. Nel 1977 apre a Beverly Hills una Gucci Gallery privata, aperta su richiesta a VIP come Rita Hayworth e Michael Caine, che ospita borse con inserti in oro e diamanti e copriletti in volpe platinata.

Nel 2006 Gucci, che conta ormai 300 negozi monomarca in tutto il mondo, è sul podio delle case di moda con più incassi a livello internazionale. Nel 2011 viene aperto a Firenze il Gucci Museo, che ospita i modelli storici della casa e che devolve parte degli incassi alla tutela dei beni culturali della città. L'azienda ha dato il via a un piano per la progressiva riduzione del proprio impatto sull'ambiente. 

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