Come individuare i problemi di vista di vostro figlio

Per quanto riguarda i problemi alla vista, ogni bambino ha la sua particolarità. In ogni caso, prima vengono affrontati, più è semplice correggerli. Per questo è importante saperli riconoscere.

I problemi di vista nei bambini possono essere individuati sin dalla più tenera età. Vostro figlio potrebbe anche essere geneticamente predisposto a tali problemi.


Purtroppo, sin da bambini, si possono presentare dei problemi di vista. Alcuni segni possono annunciare dei disturbi e, contrariamente a quanto si crede, possono presentarsi prima dell'inizio della fase di apprendimento della lettura.

I neonati (0-3 anni) e la vista

Prima dei cinque anni, l'occhio del bambino non ha ancora raggiunto la maturità ma è già possibile ed è spesso più semplice correggere alcune anomalie della vista. Per questo è importante saperle individuare. 
Ecco i sintomi che devono spingervi a consultare uno specialista: pupille bianche, movimenti a scatti degli occhi, un occhio più chiuso, cornea opalescente o offuscata in concomitanza con una lacrimazione considerevole. Lo strabismo può sia apparire alla nascita sia presentarsi nei primi anni di vita di vostro figlio, e deve spingervi a consultare uno specialista. Anche alcune reazioni e comportamenti del vostro bambino possono indurvi a rivolgervi ad un medico, in particolare se all'età di un mese non riesce a fissarvi negli occhi, se a più di quattro mesi non allunga la mano verso il gioco che gli si porge; se a partire dai diciotto mesi, va spesso a sbattere contro i mobili e non indica ciò che desidera e se a due anni e mezzo si strizza gli occhi per vedere.

I bambini e la vista in età scolastica

Spesso, è durante i primi anni di scuola elementare che vengono a galla i problemi di vista nei bambini, nel momento in cui devono leggere alla lavagna ed entrano nella fase di apprendimento della lettura. È importante che questi problemi vengano diagnosticati e corretti il prima possibile, prima che il bambino si arrenda di fronte alle difficoltà scolastiche. A quest'età i disturbi della vista più diffusi sono l'ipermetropia, l'astigmatismo e più raramente la miopia, spesso ereditaria.
L'ipermetropia si manifesta principalmente con l'affaticamento della vista. Il bambino aggrotta le sopracciglia, e può avere occhi arrossati e mal di testa dopo la scuola.
L'astigmatismo comporta delle difficoltà nella lettura: il bambino vede le lettere deformate, le confonde e finisce per scoraggiarsi.
La miopia compromette la vista da lontano. Il bambino ha difficoltà a leggere alla lavagna, scrive chino sul suo quaderno e spesso chiude un occhio per vedere meglio.

Alcuni bambini rischiano più di altri di sviluppare disturbi della vista. Si tratta di quei bambini che hanno dei casi di strabismo o di debolezza della vista in famiglia, o che hanno almeno un genitore che ha dovuto portare gli occhiali prima dei dieci anni. I bambini nati prematuri sono ugualmente a rischio. Se vostro figlio si trova in una di queste situazioni è fondamentale dedicare una particolare attenzione alla sua vista. 
Una volta stabilita la diagnosi del disturbo della vista, il medico può prescrivere al bambino l'uso degli occhiali. Prima dei 6 anni, gli occhiali servono spesso a curare un difetto della vista e devono quindi essere portati tutto il giorno se lo specialista lo richiede...anche se vostro figlio brontola!

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