Perché un bambino ha così tanto bisogno del suo peluche ?

Un peluche, una copertina, un pezzo di stoffa... che cosa rappresentano per il vostro bambino questi “oggetti transizionali”? E perché ne ha tanto bisogno, anche quando siete con lui?

Il peluche aiuta il vostro bambino ad affrontare il mondo esterno.

Verso i 4-5 mesi di vita (a volte un po’ più tardi), il bambino si rende conto di essere una persona ben diversa dalla mamma. Lei va e viene mentre lui, che è un bebè, resta ad aspettarla. Si tratta di un grosso cambiamento perché, fino a poco tempo prima, era convinto che lui e la mamma fossero la stessa e unica persona.

Come se non bastasse, più il bambino cresce, più è confrontato al mondo esterno: va al nido, incontra altre persone... e non è facile accettare di lasciare la mamma, così rassicurante. È in questa tappa cruciale dello sviluppo, ovvero il momento della separazione dalla figura materna, che interviene il peluche.

Il peluche (o la copertina, il giocattolo ecc.) serve quindi a favorire la transizione tra la famiglia e il mondo esterno. Da qui il nome di "oggetto transizionale", un oggetto che dà sicurezza al bambino e lo calma. D'altronde, ha spesso il profumo della mamma: ecco perché i piccolini non vogliono assolutamente lavarlo (nemmeno quando sarebbe il caso).

Rassicurante e tranquillizzante

Il bambino mette gli occhi su una copertina, uno straccio o un peluche, perché lo aiuti a superare questa tappa difficile. Dopodiché, non vuole proprio saperne di separarsene. E gli infligge ogni genere di tortura: lo succhia, lo strascina a terra, lo porta ovunque, pure in bagno... l'oggetto transizionale è ormai diventato il suo migliore amico.

Alla scuola materna, quando possibile, il bambino porta con sé il peluche, ma lo lascia da parte durante le attività di gruppo. In caso di crisi di pianto e stanchezza, l'oggetto viene in suo soccorso per riconfortarlo. Dopo qualche tempo, di solito verso i 4 anni, il piccolo comincia a modificare il suo rapporto con il peluche o la copertina, allontanandosene progressivamente.

Soluzioni pratiche

La situazione più temuta dai genitori è quella di ritrovarsi a due ore e mezzo di strada da casa e rendersi conto di aver dimenticato il peluche del bambino. Per evitare i pianti, tenete sempre con voi un peluche di scorta. Così, potrete lavare l'originale senza problemi, rimpiazzarlo se perso e sostituirlo quando sarà logoro.

Man mano che vostro figlio cresce, stabilite delle regole in casa. Niente peluche a tavola, per esempio. Almeno voi, non fatene un elemento indispensabile. Se vostro figlio non lo cerca nei momenti tristi, non correte a portarglielo. Così, poco a poco, imparerà a staccarsene e a lasciarlo nel suo lettino, dove lo ritroverà solo la sera.

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