Stitichezza: come combatterla

La stitichezza colpisce dal 15 al 35% degli adulti, le donne in particolare. La costipazione può essere un fenomeno cronico o occasionale dovuto a una dieta disequilibrata o a disidratazione.

Costipazione: cos’è?

La costipazione (o stitichezza) si definisce come rallentamento del transito intestinale, che porta ad un abbassamento della frequenza di emissione delle feci che appariranno disidratate. I soggetti colpiti avranno difficoltà (o addirittura risulterà loro impossibile) a defecare. Di norma, si distingue la costipazione causata da un disturbo della progressione delle feci (rallentamento del transito intestinale) o da una difficoltà nell’evacuazione.

Costipazione acuta

La costipazione si dice acuta quando si verifica un rallentamento del transito intestinale che scatena un abbassamento della frequenza di emissione delle feci che risulteranno poco idratate. Le persone colpite possono provare difficoltà nella defecazione o, nei casi più gravi, non riuscire proprio a defecare.

Costipazione occasionale

Quando la costipazione (cioè il ritardo nel passaggio delle feci nel tratto intestinale) dura qualche settimana o si presenta occasionalmente senza far pensare necessariamente ad una patologia, si parla di costipazione passeggera o costipazione occasionale.

Costipazione severa

Una costipazione (o stitichezza) si dice severa quando la defecazione si riduce ad essere effettuata una volta a settimana o meno e l’organismo del soggetto non risponde a eventuali trattamenti medici.
La costipazione severa può essere acuta (cioè intervenire bruscamente e per breve tempo) o cronica.

Cause della stitichezza

La costipazione, acuta o occasionale, è in gran parte legata al regime alimentare. Adottare un’alimentazione ricca di fibre, bere molto e fare esercizio fisico permettono nella maggior parte di casi di vincere la costipazione ed evitare il suo ripresentarsi.
Un’alimentazione povera di fibre è una della cause di costipazione più frequenti. Gli alimenti che possono incentivare la stitichezza sono banane, cioccolato, riso bianco, carote, patate, té e uva.
Anche alcuni medicinali possono essere causa di stitichezza. Antalgici, antidepressivi, lassativi (utilizzati in eccesso), diuretici, antispastici, oppiacei e i supplementi di ferro e calcio possono portare a costipazione.

Fattori di rischio

I fattori che favoriscono l’apparire della costipazione sono numerosi: vita inattiva e sedentaria sono due fattori importanti di stitichezza. Anche il voler ritardare a tutti i costi il momento di andare in bagno favorisce l’insorgenza del disturbo. Le donne sono tre volte più soggette alla costipazione degli uomini.

Donne incinte e persone anziane

Le donne incite sono ancor più soggette a costipazioni a causa dei cambiamenti ormonali e della pressione del feto sull’intestino.
Le persone anziane sono le più soggette a stitichezza a causa della riduzione dell’attività fisica quotidiana.

Sintomi della stitichezza

Si definisce la costipazione a partire dal momento in cui si constata che un soggetto defeca meno di tre volte a settimana, ma in realtà è possibile definire stitico anche un soggetto che ha una frequenza di defecazione superiore. In questo caso si avverte la sensazione di aver avuto un’evacuazione incompleta.
Un episodio di costipazione acuta si caratterizza per dei sintomi che si presentano puntualmente per qualche giorno o per qualche settimana: le feci sono particolarmente dure, secche ed emesse in poca quantità.
La costipazione cronica ha gli stessi sintomi, ma più prolungati nel tempo.
I sintomi che necessitano di un’opinione medica sono la presenza di sangue nelle feci, stanchezza, anemia, dolori addominali, dimagrimento, antecedenti di cancro ginecologico, problemi digestivi e urinari. Il medico può prescrivere alcuni esami (emocoltura, colonscopia, ecc.) per effettuare un bilancio di salute.

Diagnosi

La diagnosi di stitichezza si basa sulla ricerca del medico dei sintomi prima citati. Lo specialista può far realizzare una radiografia dell’addome (in caso di incertezza) che mostrerà una stagnazione di feci, o un’esplorazione rettale alla ricerca di un fecaloma (tappo di feci). Anche la palpazione dell’addome può essere effettuata per accertarsi dell’eventuale durezza dello stesso e di feci.

Cosa fare in caso di stitichezza

Per prima cosa in caso di stitichezza si consiglia di cominciare un regime alimentare ricco di fibre, bere molto e non aspettare per andare al bagno (andare non appena c’è il bisogno). Lo stress e la mancanza di tempo favoriscono la costipazione: andare in bagno a orari regolari (tutte le mattina al risveglio ad esempio) permette di educare l’intestino.

Cosa mangiare

Per far fronte alla costipazione alcuni accorgimenti semplici possono migliorare i disturbi del transito intestinale. La stitichezza non causata da una patologia medica è spesso la conseguenza di cattive abitudini alimentari. Naturalmente l’opinione del medico resta indispensabile per eliminare ogni sospetto di patologia che possa essere la causa della stitichezza, ma una volta capito che la causa è nel regime alimentare possiamo mettere in atto degli accorgimenti. Mangiare lentamente, senza stress e con calma alimenti il più diversificati possibile: legumi (lenticchie, fagioli, ceci, fave e piselli), frutta secca (prugne, albicocche, noci, mandorle e fighi), verdure verdi (insalata, spinaci, finocchio, sedano, invidia), cereali completi a base di farina e frutta fresca di stagione.

Trattamento

Nel caso in cui si trovino abbondanti feci nella parte finale dell’apparato digestivo può essere effettuato un clistere per eliminare le feci e ristabilire il transito.
L’utilizzo di supposte di glicerina può ugualmente facilitare l’eliminazione delle feci. Infine un trattamento lassativo per via orale sarà messo in pratica per più settimane in caso di costipazione cronica.

Prevenzione

A titolo preventivo è preferibile alimentarsi in maniera equilibrata, idratandosi correttamente (bere almeno 1,5 litri d’acqua al giorno) e muoversi sufficientemente in modo da mantenere un corretto transito intestinale.

Esercizio fisico e sport

La mancanza di attività fisica è riconosciuta da tutti gli esperti come fattore di rischio maggiore della costipazione. Essere stesi o seduti in permanenza non favorisce il transito intestinale. Si suggerisce infatti di camminare almeno 20 minuti al giorno, fare jogging o nuoto rinforzando così i muscoli della cinghia addominale.
Anche dei regolari massaggi dell’addome possono aiutare a stimolare un intestino pigro.

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