Da partner a papà: neo-mamme aiutate il vostro compagno

Paura di diventare padre? Durante la gravidanza e dopo il parto le neo-mamme hanno il compito di “educare” il proprio compagno insegnandogli come passare serenamente allo status di papà. Ecco qualche consiglio utile.

Per aiutare il partner a vivere serenamente il suo ruolo di papà la regola basilare è condividere (facendo attenzione a non essere gelose).

La cicogna è pronta a bussare alla vostra porta? Felicitazioni! Nei lunghi mesi di attesa e nell’immediato periodo dopo il parto, però, alle neo-mamme spettano non pochi compiti educativi che necessariamente coinvolgono anche il partner. Lontana o vicina che sia la Luna di Miele, che avete trascorso insieme convinti che il vostro mondo fosse composto da sole due persone, adesso è il momento di fare i conti con una nuova realtà: siete diventati tre. Come aiutare il compagno nel percorso che lo trasforma, quasi improvvisamente, da partner a papà? L’incarico spetta alle mamme che, grazie alla biologia, sono naturalmente più portate al loro cambio di status ma esistono alcuni consigli che facilitano il compito. 

Fin dalla lieta scoperta il segreto è uno solo: coinvolgimento. Informate il compagno di tutte le novità, chiedetegli aiuto anche quando pensate di potervela cavare da sole domandandogli, per esempio, di aiutarvi a prenotare le visite mediche e magari di accompagnarvi nei tour in ospedale. Durante le attese avere accanto colui con il quale per tutta la vita condividerete l’affetto del bambino vi darà energia e aumenterà la vostra complicità di coppia. 

Ma non di sole visite mediche (per fortuna!) sono fatti i nove mesi della gravidanza: organizzate con il partner le incursioni di shopping necessarie per preparare l’arrivo del bebè, chiedetegli consigli, interrogatelo. È vero che il vostro corpo sta cambiando e voi vi sentite già mamme ma, il segreto, è fare in modo che contemporaneamente anche lui si senta già papà (anche se, beato, non è stato costretto a modificare il suo guardaroba!). Coinvolgetelo nel corso pre-parto, per quanto possibile, e (eventualmente) organizzate con lui il baby shower. E il parto? I padri che decidono di assistere sono sempre di più, ma invitatelo a farlo solo se ve la sentite: se avete dubbi sulla sua partecipazione a questo momento molto intimo non abbiate timore a discuterne con lui chiedendovi perché e trovando insieme una soluzione. 

Eccoci infine alla nascita: il vostro pargolo è finalmente venuto alla luce e voi vi sentite cariche (e protettive) come delle leonesse con i loro cuccioli indifesi. Attenzione perché una buona sintonia di coppia è alla base di una buona atmosfera famigliare quindi non siate gelose: va bene che il frugoletto è rimasto nella vostra pancia per molti mesi ma adesso non esitate a condividerlo con il, sicuramente orgoglioso, neo-papà coinvolgendolo nella gestione quotidiana del neonato e organizzando le nuove abitudini di ogni giorno in modo che siano condivise. Allattate? Lasciate che sia papà a occuparsi del bagnetto serale. La complicità tra padre e figlio aumenterà e voi avrete tempo di rilassarvi un po’ affrontando la vostra nuova vita con tutta la serenità che serve.   


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