Dieta paleo: significato e menù esempio

Le ricette della dieta paleo sono tante, ma tutte ispirate a quelle scelte alimentari che risalgono, se non proprio al Paleolitico, di sicuro ai nostri antenati, secondo i suoi fan. Il concetto è proprio quello che nonostante il (parecchio) tempo trascorso, il metabolismo dell’uomo non sia poi troppo cambiato, al contrario dei cibi e alimenti che consuma, oggi molto più lavorati.
 

Si mangia tanta, ma proprio tanta, carne rossa: dalla lepre al manzo, dal cavallo al pollo. Poi pesce (acciughe, trota, orata, calamari) e via libera alla frutta e verdura. Meglio se cruda, in particolare insalate, zucchine, melanzane, albicocche, avocado e così via. Permessi i tuberi (quindi ammessi patate, barbabietole, topinambur). Poi uova, spezie, farine di cocco o mandorle, noci, alghe, condimenti grassi (strutto, grasso di anatra, burro chiarificato). 

Ragionate come un uomo del Paleolitico ed ecco cosa sparirà dalla vostra tavola: non si possono mangiare zuccheri e prodotti contenenti fruttosio, dalle bibite alle caramelle, dai gelati ai succhi di frutta. Poi il grano e cereali, dalla pasta al pane, i legumi (fagioli e lenticchie in primis), la gran parte dei latticini e degli oli vegetali, oltre che i cibi processati.

A colazione, ad esempio, si può mangiare un caffè senza zucchero, un uovo sodo o del salmone, delle mandorle e della frutta. Per pranzo una bistecca ai ferri e una insalata di pomodori e lattuga, oppure una insalata con pollo e noci. Per cena pesce spada e zucchine grigliate, oppure una costoletta di maiale con spinaci.

La dieta dei cavernicoli, come si vede, abbonda in proteine animali e grassi, limita invece i carboidrati. Sulla carta, dovrebbe far almeno dimagrire. Peccato che stando agli scienziati dell’Università di Melbourne, che speravano in un beneficio nei pazienti affetti da diabete o pre-diabete, non c’è beneficio né dimagrimento. Accanto a questo dato, se limitare zucchero e sale è un buon consiglio, non lo è eliminare i legumi in favore delle carni rosse, come spesso sottolineato dagli oncologi.