Cosa si mangia durante il Ramadan?

Secondo la religione musulmana, il Ramadan ha la durata di un mese lunare. In questo periodo fedeli devono, tra le altre cose, stare a digiuno dal mattino, poco prima dell'alba, quando cominciano ad apparire i primi raggi di sole, fino al tramonto.

Per il 2016, l'inizio è previsto per il 6 giugno, mentre la fine del Ramadan è segnata, sul calendario musulmano, per il 5 luglio.

Bisogna alzarsi molto presto al mattino (in pratica di notte) per mangiare (il pasto prima dell’alba si chiama souhour) e soprattutto per bere prima che suoni il Fajr (la preghiera del mattino).

La sera, quando suona il Maghreb (preghiera del tramonto) ci si mette a tavola con succhi di frutta, zuppe, pane e molti dolci. Di solito, la tavola è abbastanza imbandita perché si cena in famiglia, invitandosi gli uni con gli altri, e gli ospiti devono poter mangiare a volontà: generosità e cordialità sono le parole d'ordine dell'interruzione del digiuno.

Il pasto serale (chiamato ftour) spesso inizia con una zuppa: in Marocco, ad esempio, si mangia l’harira, piatto tradizionale, mentre in Algeria la chorba. Tra i vari piatti ci sono anche una specie di piadina (meloui) e degli involtini fritti (o ripieni di carne). Per non parlare dei deliziosi bourek ripieni di patate, formaggio e kefta.

Per dessert, arriva poi qualche briouat, dolcetti di marzapane avvolti in fogli di brick, fritti e in seguito passati nel miele. Oppure dei makroud o dei kadaïfs. Il tutto è accompagnato da succhi di frutta e, soprattutto, da tè alla menta.

Tutti questi piatti vengono preparati durante il giorno e in grandi quantità, con l’obiettivo di sfamare tutti quanti, amici e familiari, e di passare un momento conviviale tutti insieme.