Prova costume: niente panico!

Bikini da comprare, ma mentre si avvicina il momento dell'acquisto la paura più grande è proprio se ci si piacerà o meno. Ecco come imparare ad accettarsi, per poi lavorare su quello che (davvero) non va.

Si avvicina la fatidica prova costume ed è bene arrivare preparate: con la mente, prima che con il fisico.


Che sia arrivata la stagione della prova costume lo si capisce dal tono delle pubblicità, ambientate per lo più su spiagge assolate, di fronte a mari azzurrini. Le vetrine dei negozi scoprono ampie porzioni di manichini e, ne siamo certe, prima o poi anche gli amati e odiati bikini faranno la loro comparsa. A strisce o a tinta unita, con fantasie colorate o castigatissimi. I costumi da bagno sono non tanto e non sempre il termometro del nostro stato di maggiore o minore tonicità. Ma, spesso e volentieri, la cartina torna-sole del nostro rapporto con noi stesse.

Le due cose sono più legate che mai. La lista delle scoperte legate al primo manichino che mostrerà il nostro nuovo costume da bagno è lunga: che questo inverno si abbia fatto troppo poco moto, che l'attività fisica sia uno dei tanti buoni propositi abbandonati a metà strada tra Natale e il primo dell'anno, o che proprio non ci sia accorte che, lentamente, la voragine della routine quotidiana, con stanchezza e pigrizia, ci aveva ormai avvinte.
Importante, come vedremo, è decidere di cambiare qualcosa. Subito.

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Bikini perfetto, in tre mosse

Ecco quindi che cambiare approccio, migliorare la dieta e fare sport ci aiuteranno molto.


Medici e dietologi possono anche dire a volontà che le diete lampo rischiano di essere dannose, oltre che inefficaci sul medio-lungo periodo (ovvero il giorno del nostro arrivo in spiaggia), o che i regimi alimentari più rischiosi non sono efficaci per quello che vogliamo: dimagrimento sano, con tonicità.

La verità, però, è che basta seguire una alimentazione controllata e sana, con rigore e determinazione, evitando eccessi, certo, ma anche limitando una serie di elementi che ben conosciamo, dal sale agli alcolici.

Mente ferma, allenamento costante e una dieta sana e non per forza monacale, il tris per una prova costume davvero soddisfacente. Non sembreremmo delle modelle da copertina, ma avremmo cambiato in meglio il nostro aspetto e saremo finalmente orgogliose di noi stesse. Il che è enormemente meglio, provare per credere.

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Accettarsi per migliorarsi

Le statistiche ogni estate ci ricordano quante persone siano insoddisfatte del loro aspetto in costume.


Otto persone su dieci. Praticamente, statisticamente, i vostri colleghi d'ufficio, le vostre amiche del sabato sera, le persone sedute di fronte a fianco a voi in metropolitana o sull'autobus: saranno tutti insoddisfatti in spiaggia, con indosso i loro costumi da bagno. Se è vero che mal comune, mezzo gaudio, certo il dato diffuso lo scorso anno dall'Associazione Europea Disturbi Attacchi di Panico ci spiega come non siamo di certo sole nel timore di esporci allo sguardo altrui, prima che al sole.

Quando però la paura diventa psicosi, continuano gli esperti, il rischio è quello di cercare di consolarsi da tanta insoddisfazione. Come? Con il cibo, cadendo così in una spirale che non migliorerà certo il nostro aspetto, oltre che la nostra salute. Altro problema è, invece, la dispercezione corporea. Quando le nostre aspettative, cioè, sono davvero troppo alte. Così alte da avere un effetto opposto: non solo (per così dire) abbiamo come modello Gigi Hadid, ma paragonate a lei ci sentiamo le più brutte dell'intero bagno. E corriamo a nasconderci sotto l'ombrellone.

Le gambe proprio non ci piacciono? Le braccia non sono toniche? Non scegliamo la via (inutile) dei digiuni forzati. Ma facciamo moto davvero e con impegno, mangiamo bene e senza sgarrare, se serve facciamoci seguire da un personal trainer e una dietologa, regaliamoci qualche massaggio drenante. Tra due mesi adoreremo noi stesse e il nostro costumino nuovo.

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Punta sull'originalità (e non sui selfie)

Non bastano fatica e accettazione. Anche un po' di coraggio, non guasta.


Il vero coraggio? Abbandonare i selfie, questa estate. E, con essi, dire basta anche la mentalità che ci impone la condivisione di ogni centimetro di pelle nuda, i filtri per cancellare le smagliature, le posture delle star hollywoodiane. Un team di psicologi dell'Università di Tel Aviv, infatti, ha lanciato un allarme su quanto e come la cultura sovraesposta di oggi stia danneggiando l'auto-percezione di sé, l'autostima, il senso di valore della nostra persona. Una sensazione di "insignificanza" insostenibile.

Vent'anni fa si aspirava a diventare medici o avvocati, oggi si aspira a diventare starlette del piccolo schermo e tronisti. Niente di male, per carità, se non fosse per il crescente di soggetti che chiedono aiuto, tra crisi di ansia e depressione, perché non arrivano a quei canoni estetici, spesso artificiali. Una ossessione peggiorata dalla condivisione delle propria immagine, che l'autore dello studio, il dottor Strenger, ha chiamato la crisi dell'homo globalis. Come sconfiggerla? Evitando di farci a nostra volta giudicare e dettando noi una nuova moda - priva di autoscatto.

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Fai come dice la FAO

Una dieta sana? Prima di lanciarsi in regimi rischiosi, è bene provare a mangiar bene.


Senza grassi o senza carboidrati: prima di lanciarsi nelle diete del momento, abbiamo davvero provato, molto più semplicemente, a mangiare sano? Un grosso aiuto nel ricordarci in cosa consistono ci arriva dalla FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, che ha pubblicato delle Linee guide per la sana alimentazione.

Semplici da seguire e sane: primo, più cereali, legumi, ortaggi e frutta. Secondo, attenzione ai grassi: scegli la qualità e limita la quantità, prestando attenzione a non eliminare i grassi buoni, come quelli contenuti nel salmone, o nell'olio evo. Terzo, occhio a zuccheri, dolci e bevande zuccherate: vanno assunti nei giusti limiti. Quarto, bevi ogni giorno acqua in abbondanza, almeno dieci bicchieri.

Quinto, per quanto riguarda il sale vale sempre la regola "Meglio poco o niente". Sesto, bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata. Infine, un concetto importante, varia spesso le tue scelte a tavola. Questo perché, ci spiega la Fao, l'energia che usa il corpo viene introdotta con gli alimenti, ma se si introduce più energia di quanta se ne consuma, l'eccesso si accumula nel corpo sotto forma di grasso, determinando un aumento di peso oltre la norma. Ma è vero anche il contrario: quando si introduce meno energia di quanta se ne consuma, il corpo utilizza le sue riserve di grasso per far fronte alle richieste energetiche. E questo non ci fa bene.

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Un fisico in gamba

Ora però è bene passare all'azione, con del moto per le gambe.


Come dicevamo, c'è un terzo punto fondamentale per arrivare pronte alla prova costume. Fare davvero del moto con costanza, anche in spiaggia, tra qualche mese. Per il bene delle gambe, non serve alla fine nulla più che prestare attenzione e faticare tutti i giorni, camminando (soprattutto ora che il clima lo consente) almeno mezz'ora al giorno a passo spedito, facendo le scale, andando a passeggio la sera dopo cena.

I risultati saranno davvero evidenti. Ma senza aspettarsi miracoli: per quelli (o meglio per dei risultati apprezzabili e più importanti) serve dell'esercizio più mirato, in palestra o in piscina, oppure con una corsetta continuata da fare almeno un paio di volte alla settimana. A patto di non iniziare senza criterio, rischiando di farsi male, ma seguendo piuttosto un piano di allenamento ad hoc. Ottimo anche l'uso di biciclette e un corso di spinning, davvero perfette per i muscoli delle gambe.

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Glutei a tutto tondo

Non c'è scappatoia, per avere dei glutei in forma serve esercizio.


Secondo passaggio, se davvero teniamo al nostro costumino, è una serie di squat da fare almeno un paio di volte a settimana, meglio ancora a giorni alterni. Una decina per serie, e un totale di tre serie, saranno l'ideale. Si parte in piedi, con le gambe distanziate e in linea con le spalle. Si piegano le gambe ma senza portare le ginocchia in avanti (anzi l'idea deve essere quella di spingere i glutei indietro) e con il capo fermo, le mani possono aiutare il movimento, stando tese in avanti: si arriva verso i talloni, con le cosce parallele al pavimento e l'addome contratto. La schiena deve mantenere la sua curva naturale. A questo punto si torna alla posizione di partenza.

In alternativa, con un peso da due chili o una bottiglia da due litri, si esegue l'esercizio tenendo il peso con le due mani, posizionato a livello del pube e le spalle in linea con le anche.

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Esercizi per gli addominali

Gli addominali per una pancia piatta e in forma.


Gli addominali sono uno degli esercizi più semplici da fare a casa, la mattina appena sveglie. C si può affidare ad una delle numerose e famose app che tengono in conto, danno il ritmo e assicurano una gran varietà di esercizi. Oppure ci sono anche delle macchine e attrezzi utili e semplici per evitare di sforzare il collo, con un tappetino incluso e delle maniglie che facilitano il movimento.

Oppure crunch classici: sdraiate a terra sulla schiena, ben aderente al terreno, si piegano le gambe a 90°, mentre si sale con le spalle fino all'attaccatura del reggiseno. Le mani sono ai lati della fronte. In alternativa si tengono le gambe tese verso l'alto. Per gli addominali obliqui, si alterna portando il gomito destro verso il ginocchio sinistro, per poi scendere e portare il gomito sinistro verso il ginocchio destro. Tre serie da 10 sono sufficienti.

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Braccia toniche

Le delle braccia belle si possono fare diversi esercizi.


Per prima cosa, si può fare un semplice esercizio che tonifichi le spalle: in piedi, si tendono le braccia ai lati, con le dita delle mani ben tese, e si fanno delle piccole circonduzioni, cioè si disegnano dei piccoli cerchi, senza far crollare le spalle e mantenendo la postura. Si va avanti così per almeno venti giri (dieci in un verso, dieci nell'altro).

Poi si possono fare degli allenamenti per i bicipiti, usando delle bottiglie di acqua (se non si hanno i pesetti) per entrambe le mani. Si parte con le braccia lungo i fianchi e le bottiglie in mano, il palmo delle mani verso le cosce. Le si solleva piegando solo i gomiti, e nel farlo si ruotano le mani, così che il palmo nel salire sia rivolto verso l'alto. Si fanno due-tre serie da dieci.

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