Convulsioni febbrili: cosa fare

Crisi epilettiche che possono verificarsi nei bambini con febbre alta, ecco cosa fare in caso di convulsioni febbrili.
 

Le convulsioni febbrili si verificano con maggior frequenza nei bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni. Il primo consiglio per i genitori che si trovano ad affrontarle è quello di mantenere la calma. © Igor Daniel/123rf

Febbre alta e crisi epilettiche: cosa fare in caso di convulsioni febbrili? Queste crisi convulsive si possono verificare nei bambini piccoli, generalmente di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni con un picco di manifestazioni nel corso del secondo anno di vita, e generalmente si accompagnano ad un aumento repentino della temperatura corporea, della quale possono essere il primo sintomo.


Sintomi delle convulsioni febbrili nei bambini

I sintomi delle convulsioni febbrili nei bambini sono vari. Generalmente si tratta di scosse incontrollate che si verificano nelle braccia e nelle gambe cui segue un irrigidimento degli arti e a cui si possono accompagnare una fissità nello sguardo (o una rotazione degli occhi) e una perdita di feci o urine. A questi sintomi può seguire una momentanea perdita di coscienza alla quale seguirà una fase di particolare sonnolenza. Normalmente si tratta di episodi di breve durata (meno di 15 minuti) che non tendono a ripetersi nell'arco delle 24 ore e che colpiscono una percentuale compresa tra il 2 e il 5% dei bambini tra i 6 mesi e i 5 anni d'età. Malgrado siano spesso associate ad un innalzamento della temperatura corporea, non sempre quando si verificano la febbre è già presente e, in alcuni casi, può apparire solo dopo la fine delle crisi.


Cosa fare in caso di convulsioni febbrili?

Tra le linee guida dell'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, il primo consiglio ai genitori su cosa fare in caso di convulsioni febbrili è quello di mantenere la calma. Detto questo i genitori potranno intervenire allentando l'abbigliamento dei bambini (liberando in particolare la zona attorno al collo), ponendo il piccolo sdraiato su un fianco (per evitare che inali saliva o, eventualmente, vomito) e non dovranno in alcun caso forzare l'apertura della bocca. Terminata la crisi, poi, sarà opportuno chiamare il pediatra o il pronto soccorso pediatrico per avere ulteriori informazioni.
 

Conseguenze delle convulsioni febbrili

Malgrado sia stata dimostrata una predisposizione genetica alle convulsioni febbrili, la causa che le scatena non è certa ma è bene sapere che - trattandosi di crisi convulsive generalmente di breve durata - nella maggior parte dei casi non causano danni sul bambino. 

Potrebbe anche interessarti
Il documento intitolato « Convulsioni febbrili: cosa fare » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.