Aupair: estate con una ragazza alla pari?

I mesi estivi sono il periodo ideale per fare la prima esperienza con una ragazza alla pari ma cosa cambia con una summer au pair? Ecco tutto quello che bisogna sapere.

La summer au pair è una ragazza alla pari che aiuta la famiglia nei mesi estivi e rappresenta un buon banco di prova per bambini e genitori.

 

La fine della scuola si avvicina e, per tutti i genitori che continueranno a lavorare anche nei mesi più caldi, è decisamente arrivato il momento di organizzare i prossimi mesi dei piccoli di casa, tra campi estivi per bambini, babysitting e (magari) qualche vacanza con i nonni. Non solo, però. Tra le possibili compagnie vacanziere per i figli, infatti, si potrà optare anche per una ragazza alla pari estiva – summer au pair, in termini tecnici – che permetterà ai bimbi di confrontarsi con una lingua straniera e alla famiglia di prendere confidenza con questo universo per un lasso di tempo limitato rispetto a quello “tipico”.  Ecco cos'è utile sapere.

 

Summer au pair: come funziona?

L’impegno di una summer au pair è in tutto e per tutto simile a quello di una ragazza alla pari nei mesi invernali ma il periodo di tempo che trascorrerà nella famiglia ospitante è molto limitato e dunque questa scelta può rappresentare un buon banco di prova per tutti. I bambini, infatti, avranno modo di avvicinarsi a una lingua e a una cultura diverse imparando a convivere (letteralmente) con una sorta di sorella maggiore ma per un periodo non eccessivo. E questo sarà importante anche per i genitori che, in un mese o al massimo in un paio di mesi, potranno fare una sorta di “prova generale” di convivenza con qualcuno di esterno alla famiglia scoprendo vantaggi e svantaggi di questo aiuto per decidere, magari, di cercare un supporto poi per i mesi invernali. Il plus, poi, è che – complice il maggior relax dei mesi non scolastici – si potrà vivere questa esperienza con maggiore tranquillità. Da entrambi i lati, ovviamente.

 

Aupair per l’estate: obblighi della famiglia

Malgrado le evidenti differenze rispetto a una au pair “annuale”, però, gli obblighi della famiglia rispetto all’ospite restano tutto sommato quasi invariati. La ragazza alla pari, infatti, dovrà avere una stanza a disposizione, dovrà poter frequentare un corso di lingua e avere del tempo libero oltre che una “paghetta” settimanale. Nel caso si desiderasse trascorrere qualche giorno fuori porta in sua compagnia, poi, sarà necessario accordarsi in anticipo per evitare che la au pair perda troppe lezioni e che il suo impegno orario diventi eccessivo. 

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