Contratti prematrimoniali: in arrivo anche in Italia

Dopo il via degli avvocati alla Commissione Giustizia della Camera, la proposta di legge sugli accordi prematrimoniali è pronta per la discussione in aula. Ecco cosa prevede.

Nella proposta di legge sui contratti prematrimoniali i futuri coniugi potranno accordarsi davanti a un notaio a più avvocati in una negoziazione assistita. © rido/123RF

Patti chiari, matrimonio lungo”: parola degli avvocati chiamati dalla Commissione Giustizia della Camera per dire la loro sulla proposta di legge sui contratti prematrimoniali. Una proposta presentata da Alessia Morani (Pd) e Luca D'Alessandro (Fi) ormai due anni or sono e decisamente in ritardo rispetto al calendario iniziale: doveva essere vagliata all’indomani della legge sulle unioni civili e siamo ancora alle indagini conoscitive. Sia come sia, la buona notizia è che l'Organismo congressuale forense (che rappresenta gli avvocati chiamati ad esprimersi) non ha riscontrato criticità, il che significa che di qui a poco la proposta approderà in Aula.


Contratto prematrimoniale: perché conviene

All’estero succede da decenni, non c’è vip che vada all’altare senza prima aver stipulato un accordo prematrimoniale (Mark Zuckerberg, per esempio, per contratto dorme una notte a settimana con la moglie Priscilla Chan). In Italia, invece, fanno fede gli accordi di divorzio ma alla luce della sentenza della Cassazione che ha rivoluzionato l’attribuzione dell’assegno, vale tutto e (quasi) il contrario di tutto. Perché un conto è mettersi d’accordo quando c’è accordo (come si fa all’estero), tutt’altro farlo quando ci si prende per i capelli. Ecco perché dare ai futuri coniugi la possibilità di accordarsi prima "può costituire uno strumento molto utile - scrive il testo di legge -, specialmente al fine di evitare che la fase di negoziazione di tali rapporti avvenga nel momento in cui il matrimonio è entrato già in crisi e sono particolarmente difficili il compimento di un accordo e il raggiungimento di un assetto che soddisfi entrambi i coniugi, in presenza di reciproche recriminazioni e rivendicazioni". Tanto più che, se nulla è per sempre, nemmeno gli accordi prematrimoniali sono cristallizzati in eterno: “possono essere stipulati o modificati dai coniugi anche durante il matrimonio”. L’importante è che le eventuali modifiche vengano fatte prima della separazione.


Clausole contratto prematrimoniale

Negoziazione assistita

Se la legge venisse approvata così com’è, gli accordi prematrimoniali verrebbero introdotti da una modifica all'articolo 162-bis del codice civile sulla negoziazione assistita che darebbe ai futuri sposi la possibilità di stipularli prima delle nozze, davanti a un notaio o più avvocati. In caso di figli minori o non economicamente autosufficienti gli accordi andrebbero autorizzati dal procuratore della Repubblica presso il tribunale competente. A quest’ultimo l’onere di fare gli interessi del minore e, in caso, di chiedere ai genitori la riformulazione dell’accordo. In casi estremi il procuratore può arrivare a negare l’autorizzazione.


Denaro

Il contratto prematrimoniale regola anche l’eventuale attribuzione di "una somma di denaro periodica o una somma di denaro una tantum” di un coniuge all’altro. Allo stesso modo contempla la possibilità di attribuire “un diritto reale su uno o più immobili, anche con il vincolo di destinare i proventi al mantenimento dell'altro coniuge o al mantenimento dei figli fino al raggiungimento dell'autosufficienza economica degli stessi". All’insegna della morigeratezza - “ciascun coniuge non può attribuire all'altro più di metà del proprio patrimonio" - la proposta stabilisce anche che "possono anche contenere la rinuncia del futuro coniuge al mantenimento da parte dell’altro, fatto salvo il diritto agli alimenti”.


Diritti di successione

La proposta di legge sugli accordi prematrimoniali affronta anche l'eventualità che uno dei due coniugi deceda e, in merito, "possono essere previste anche norme per la successione di uno o di entrambi i coniugi, fatti salvi i diritti degli altri legittimari". Alessia Morani, avvocato civilista del Pd e prima firmataria della proposta non ha dubbi sugli effetti del contratto prematrimoniale: “Potrebbe essere un modo per avvicinarsi al matrimonio con maggiore responsabilità e libertà d’animo, decidendo di prendersi cura dell’altro anche se le cose dovessero andare male”. Insomma, se il matrimonio è un contratto, tanto vale regolamentarlo prima: per il sano romanticismo c’è tutto il tempo. In teoria finché morte non vi separi.

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