Ora legale, quando (e cosa) cambia?

Nella notte tra il 29 e il 30 ottobre 2016 torna l'ora solare. Mentre le lancette tornano indietro di un'ora e si dorme di più, gli effetti collaterali scatenano (le consuete)  polemiche. 

L'ora legale cede il passo a quella solare nella notte tra il 29 e il 30 ottobre. © nito500/123RF

Le giornate si accorciano ma la notte tra sabato 29 ottobre 2016 e domenica 30 si dorme un’ora in più. Merito dell’ora legale che alle 3 del mattino cede il passo a quella solare, spostando le lancette di 60 minuti indietro e regalando un weekend più lungo. Anche se, a ben vedere, non fa che restituire l'ora rubata a marzo, quando scattò quella legale e i benefici sono solo apparenti. 

Ora solare: conseguenze (anche) sociali

Sfatato il rischio di dimenticarselo - nell'era digitale le lancette vanno in automatico - il più diffuso è quello di ammalarsi di Seasonal Affettive Disorder, ovvero la depressione stagionale che con il cambio d'ora tende a mietere più vittime. Causa della luce: meno ne riceviamo, più siamo irritabili e affaticati. A dar retta a un rapporto del Dipartimento di Scienze Psichiatriche della Sapienza di Roma il ritorno all'ora solare scatena nel 15% degli adulti irritabilità e disturbi del sonno. Di certo, i primi a patire le conseguenze del cambio d’ora sono i più piccoli: i dati di un’indagine del Codacons dicono che 1 su 2 manifesta difficoltà ad addormentarsi (e le mamme confermano). Ma non solo: stando a uno studio svizzero che ha passato in rassegna 500 teenager ci vogliono fino a 3 settimane per abituarsi all’ora che torna solare.

Ora legale-ora solare: l'eterno dibattito

Sia come sia, tra entusiasti e detrattori - l’ora legale fa risparmiare quanto il fabbisogno energetico della pubblica illuminazione in Sicilia; l’ora legale causa un aumento dell’1% dei consumi a causa dei condizionatori che si accendono prima -, l’ora legale debutta per la prima volta nel 1916 per permettere di sfruttare al massimo la luce diurna nella produzione (pomeridiana) di armi e munizioni. Tanto che finita la guerra fu soppressa e ripristinata più volte, finché, nel 1966 divenne consuetudine e da allora il balzello continua non senza polemiche.  

Puntuale, ogni anno, c’è chi chiede che il cambio d’ora venga abolito e per tutto l’anno resti in vigore quella solare. Wwf e Codacons in testa: il risparmio è evidente, dice l'organizzazione dell'ambiente;  l'80% degli italiani, stufi di due jet lag all’anno, sarebbe d’accordo confermano i secondi. Senza contare, sottolinea il Codacons, che “si avrebbe il vantaggio di recuperare l'ora di luce anche in inverno, senza subire però il costo economico e il disagio legato all'aggiustamento dell'orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie". 

Tanto per la cronaca, uno studio del Ministero degli Interni pubblicato nel 2015 dimostra che l’ora legale ha abbassato del 3% la criminalità che si nutre del buio. Insomma, anche per quest’anno la battaglia è aperta. Nel frattempo, però, ricordate di mettere indietro le lancette, per lo meno quelle della sveglia della nonna.

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