Diritti dei bambini: soldati e spose, ecco l’infanzia violata

Dalle adozioni illegali in Congo ai 250mila bambini soldato passando per le 750milioni di spose bambine previste entro il 2030: la triste storia dei diritti dei bambini.

Dai bambini soldato alle spose bambine: ecco come gli adulti violano i diritti dei bambini. © Sascha Burkard/123RF

I diritti dei bambini, questi sconosciuti (agli adulti). La cronaca degli ultimi tempi: i dieci bambini uccisi nell'attentato di Nizza. I cinque bambini congolesi strappati ai rispettivi genitori e adottati da (ignari) aspiranti genitori italiani. Diciotto bambini tra i 3 e i 13 anni tenuti in ostaggio un anno e mezzo prima di fare la stessa fine. Una bambina di 9 anni adottata da una famiglia di Cosenza sparita nel nulla. L’inchiesta de L’Espresso racconta solo l’ultimo giro d’affari fatto sulla pelle dei più piccoli, vittime di una guerra, ovviamente, combattuta dagli adulti.     

Bambini soldato, bambini vittime di guerra

Il fatto è che nelle guerre sparse per il mondo e decise dai grandi sono coinvolti anche i piccoli: 250mila (e il numero dell’Onu è in difetto) i bambini soldato che combattono in 23 paesi - dall’Afghanistan, alla Siria, la Libia e l’Iraq dove le milizie dell’Isis non lesinano giovani combattenti passando per Sud Sudan, Somalia, Yemen e la Nigeria straziata da Boko Haram. Bambini e bambine rapiti, indottrinati a diventare spie, soldati, cecchini, kamikaze, schiavi del sesso.

A far accapponare la pelle ci sono anche i numeri a nove zeri snocciolati dai rapporti Unicef: nel 2015 sono 16 milioni i bambini nati in paesi in guerra e 250 milioni quelli diventati adolescenti in aree di crisi. Uno scenario apocalittico, sottolinea l’Unicef, secondo cui “dalla Seconda guerra Mondiale, mai come oggi così tanti bambini subiscono le conseguenze di conflitti, crisi e disastri naturali".

Diritti civili: l'istruzione (e non solo) negata

A proposito d’istruzione negata: secondo le previsioni entro il 2030 saranno 60milioni i bambini che non avranno accesso alla scuola primaria; solo nel 2014 sono state prese d’assalto 164 scuole in Afghanistan e 67 in Iraq mentre in Nigeria, dall’inizio delle violenze di Boko Haram (letteralmente vietato leggere), 1.200 scuole sono state distrutte e 600 insegnanti uccisi. A proposito di violenze, invece, solo in Siria e solo nel 2015, l'Unicef ha accertato oltre 1.500 violazioni gravi: 6 volte su 10 i bambini sono stati uccisi o mutilati da bombe sganciate in aree densamente popolate mentre un terzo di loro sono morti mentre andavano a scuola. Un presente che va cambiato, e in fretta, visto che circa il 20% delle giovani vittime dei conflitti mediorientali rischiano di sviluppare problemi di salute mentale. O, peggio, di diventare aguzzini a loro volta.

Diritti umani (negati): i minori migranti

Qualche altro numero su chi scappa dai rispettivi inferni (e trova noi): nel 2008 i minori che facevano domanda di asilo in Europa erano 54mila, nel 2015 sono sette volte tanto, quasi 400mila, i bambini sono oltre un decimo. E se otto anni fa quelli non accompagnati erano 13mila, nel 2014 quasi 25mila. Numeri come pugni nello stomaco che, però, non si trasformano (per lo meno non abbastanza) in azioni concrete. D’altra parte, come ha tristemente dimostrato un esperimento video dell’Unicef, i bambini ridotti allo stremo non fanno più nessun effetto. Anzi, fanno l’effetto opposto. 

Unicef, l'esperimento per strada

Il filmato dura tre minuti, protagonista Anano, una bambina castana dagli occhi grandi e tristi che bivacca a Tblisi, in Georgia, in una strada affollata. Nella prima scena indossa un cappottino rosa e più d’un passante si ferma, offrendole aiuto; nella seconda i suoi vestiti sono stracciati e sporchi e nessuno la considera. Stessa prova in un ristorante: l’Anano bella bambina attira tenerezza, qualcuno le offre dei soldi, l’Anano bambina di strada viene scansata con stizza, tra chi sposta la borsa e chi la manda via. Alla fine l’Anano vera, a cui era stato spiegato tutto, scappa piangendo lacrime vere, impreviste, che hanno costretto la troupe a interrompere l’esperimento che, così, è diventato ancora più efficace. 

Le (tristi) previsioni 

"Che cosa faresti se vedessi una bambina di sei anni da sola in mezzo a una piazza piena di gente?”, domanda il filmato dell’associazione che ha fatto due calcoli: se si va avanti di questo passo, entro il 2030 i bambini abbandonati a se stessi, condannati a fare la fine di Anano-bambina-di-strada saranno 167 milioni; 750 (sempre milioni) le spose bambine, 69 milioni quelli che moriranno prima di compiere 5 anni di morti che si sarebbero potute evitare.       

Certo, molto è stato fatto: dal 1990 ad oggi la mortalità sotto i 5 anni si è dimezzata, in alcuni paesi -  Etiopia, Liberia, Malawi e Niger - è scesa di oltre due terzi. Così come negli ultimi 16 anni le vaccinazioni hanno ridotto dell’80% i decessi per morbillo ed evitato la morte di circa 1,7 milioni di bambini. Tutti questi risultati, però, non sono abbastanza e quello in cui viviamo non è ancora il mondo che si meritano i bambini. 

 

 

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