Lavori più pagati: vademecum per guadagnare

Innovazione o tradizione? Made in Italy o Hitech? Ecco una serie di consigli per districarsi nella giungla del mercato del lavoro alla ricerca dei mestieri più redditizi.  

Moda, lusso e agroalimentare: i lavori nel settore del Made in Italy tengono testa al mercato in crisi.


Lavori più richiesti: le professioni su cui scommettere

Premesso che per qualsiasi mestiere vale la ricetta che la gavetta è dura e prima di guadagnare stipendi redditizi tocca darsi (parecchio) da fare, Tomaso Mainini, managing director di Michael Page, una delle più accreditate società internazionali di ricerca del personale, ha descritto un panorama incoraggiante per l’Italia. Per la serie: moda e lusso o agroalimentare, i settori trainanti del Made in Italy, tengono testa al mercato in crisi dal momento che hanno dimostrato disponibilità d’investimento e si sono quindi rivelati buone scommesse per il futuro. 

In secondo luogo, è l’innovazione a dominare la scena, ovvero “il settore digitale che, per sua stessa natura, si muove molto velocemente” spiega Mainini. Va da sé che più si è specializzati, meglio si viene retribuiti fin dall’inizio: il gap generazionale è incolmabile e i nativi digitali, in questo, non temono rivali. Infine, vale la pena tentare le carte che dovrebbero essere il fiore all’occhiello dell’Italia e invece restano “settori con alto potenziale ma finora poco dinamici ai fini retributivi”. Ovvero turismo, cultura e beni artistici. Va meglio nell’ambito della ristorazione e nel settore alberghiero anche se in questo caso è bene riflettere bene prima di lanciarsi in un investimento.

Lavori redditizi: tradizione e innovazione

La classifica stilata dal sito di lavoro a stelle e strisce Glassdoor dà ragione sia ai genitori vecchia maniera sia agli ultra moderni che spingono i figli a intraprendere le cosiddette professioni del futuro. Al primo posto dei mestieri dagli stipendi più profumati si piazzano i medici seguiti dagli avvocati. Certo, gli Usa non sono l’Italia ma a patto di tener duro e riuscire a entrare nelle maglie del mercato, gli stipendi superano i centomila euro all’anno. Al terzo posto, invece, si candida il Research & Development Manager, ovvero il Responsabile ricerca e sviluppo, colui che coordina sia le mansioni, sia i professionisti che lavorano all’innovazione tecnologica volta a migliorare e creare i prodotti e quindi a rendere più efficienti i processi di produzione. 

Fuori dal podio di nuovo l’hi-tech con la figura del Software Development Manager, ossia il vertice della catena di sviluppo dei nuovi software, mentre al quinto ritorna la tradizione con la figura del farmacista. A seguire lo Strategy manager, in grado di ottimizzare in maniera, per l’appunto strategica, l’azienda così da aumentare le sinergie e l’operatività all’insegna della riduzione degli sprechi. Completano la top ten professionisti che hanno a che fare con Internet - il Software Architect, specializzato nella progettazione delle funzioni e delle peculiarità dei singoli programmi informatici e delle loro applicazioni in base alle necessità del cliente, - con l’ingegneria dei circuiti elettronici nei sistemi elettrici - l’Integrated Circuit Designer Engineer -, la gestione dell’hi-tech - il Manager IT - e, ancora la personalizzazione dei software, con il Solution Architect, professionista molto specializzato rispetto al Software Architect. Insomma, ce n'è abbastanza per rimboccarsi le maniche e iniziare a sognare.

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